Milano: pm, ‘condannare all’ergastolo Pifferi, mai pentita per omicidio figlia’ (2)

(Adnkronos) – Un delitto aggravato dal rapporto di filiazione con Diana e dei futili motivi. “Ha lasciato sua figlia per andare a trascorrere due giorni dal compagno, per divertirsi, per distrarsi, per avere i suoi spazi. Se vuoi i tuoi spazi o non fai figli o se non puoi prendertene cura puoi chiedere aiuto agli altri, a partire da tua sorella” spiega il pm che ricorda la “progressione criminosa” (non era la prima volta che l’imputata lasciava sola la bambina) fino alla morte.

“Non ha il coraggio di ucciderla perché non è affetta da nessuna patologia, è vigliacca, lascia al destino di sbarazzarsi della figlia. Le prime volte non ci riesce, l’ultima volta ci riesce perché non la lascia tre o quattro giorni, ma sei giorni, e ce la fa” aggiunge De Tommasi. A quasi due anni dall’omicidio, “non c’è stata resipiscenza. Ha recitato una parte in questo processo e lo ha fatto con arroganza, con egocentrismo: pensa solo a se stessa. Oggi nelle dichiarazioni spontanee anziché rivolgersi ai giudici si è rivolta agli italiani mostrando di essere una diva, un’attrice perché da bambina di sentiva isolata e oggi anche a scapito della figlia ci è riuscita” a farsi conoscere, è il giudizio amaro.

Alessia Pifferi “è la responsabile dell’uccisione volontaria di Diana. Per aver tradito la fiducia della propria figlia, commettendo il più grave dei delitti che una madre può compiere, chiedo l’ergastolo. Per aver inflitto conferenze atroci e privandola così presto della possibilità di farsi una vita chiedo l’ergastolo” le parole conclusive della requisitoria. La prossima udienza è in calendario è il 13 maggio quando a prendere la parola sarà l’avvocato di parte civile e la difesa dell’imputata, prima della possibile sentenza.

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