On. Boffa: “Istituire la Soprintendenza autonoma di Benevento”

Il documento scaturisce dal giudizio critico sulle disposizioni contenute nel decreto ministeriale del 18 giugno 2008 in materia di riordino delle Soprintendenze.Secondo il provvedimento, infatti, a Benevento non toccherebbe alcuna sede dirigenziale risultando la città accorpata alla sede di Caserta per le Soprintendenze Architettonica e Archeologica e a Napoli per la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici. “La provincia di Benevento appare la più penalizzata – dichiara l’on. Boffa – sebbene la città abbia a disposizione sia le strutture, come l’ex convento San Felice, sia le risorse umane necessarie ad una gestione autonoma del suo ampio e straordinario patrimonio. Un patrimonio la cui vastità ed il cui pregio richiederebbero naturalmente un presidio di tutela e di gestione autonomo. La suddetta ripartizione non appare dunque funzionale alla corretta tutela sia dei beni archeologici che dei beni architettonici, artistici e storici della città e della provincia di Benevento, a ragione della quantità e della qualità dei medesimi e rilevate le inevitabili difficoltà operative delle Soprintendenze derivanti dalla distanza tra le sedi direzionali e quelle di intervento e dalla disomogeneità storica e culturale delle aree accorpate. La storia delle zone interne della Campania ed in particolare del Sannio ha infatti seguito percorsi diversi dalle aree costiere essendo stata caratterizzata per molti secoli dalla presenza dei Longobardi con il ducato di Benevento”. “Vi è poi un’altra ragione che ci induce a sostenere l’opportunità di destinare una Soprintendenza autonoma a Benevento – prosegue – Mi riferisco alla candidatura della città al patrimonio mondiale dell’Unesco con la Chiesa di Santa Sofia e l’annesso chiostro. Una sfida che sta richiedendo uno sforzo particolare da parte delle istituzioni interessate, Comune, Provincia e Centri Operativi delle Soprintendenze storico-artistiche e archeologiche operative presso l’ex convento San Felice, che da tempo stanno lavorando di concerto per il raggiungimento di questo importantissimo obiettivo. Qualora, come auspichiamo, la candidatura andasse a buon fine ci sarebbe sicuramente ancor più bisogno di una Soprintendenza autonoma in città”.

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