Pandemia: il M5S ripropone una Cabina di regia per porre fine al lockdown politico della maggioranza a Palazzo Mosti.

Il sindaco di Benevento, in piena crisi sanitaria e sociale, rimane sovranamente arroccato ed impegnato nel gioco solitario del posizionamento politico, fatto di continue promozioni e bocciature dei suoi sudditi, di audaci cambi di campo, di conquista di spazi territoriali più ampi, utili a rafforzare la possibilità di successione a se stesso nelle future amministrative del 2021 con il nuovo simbolo di Noi Campani, che non è un partito ma solo una sigla elettorale, sorta in occasione delle recenti elezioni regionali, su cui troneggia il nome di Mastella.

A poco più di un mese dal voto regionale, con il puntuale arrivo della preannunciata seconda ondata di contagio, il sindaco rilancia i suoi monologhi al telefono e sui social, in cui rispolvera toni paternalistici di preoccupazione alternati a minacce, dichiarandosi pronto a chiudere il cimitero per la ricorrenza del 2 novembre in caso di assembramenti. È lo stesso Mastella che invitava i cittadini nello scorso mese di settembre a non temere di recarsi alle urne e raccomandava loro di votare per il suo nuovo partito, assumendo così un comportamento irrispettoso delle norme per il quale lo abbiamo segnalato al Prefetto.

Completata l’ultima defenestrazione di chi, coerentemente con il mandato elettorale del 2016, aveva deciso di non seguirlo nella sua “etica del viandante”, Mastella ha nominato il diciottesimo assessore ed è tornato a fare un altro gioco da lui preferito, quello dello scaricabarile: nell’emergenza sanitaria di questi giorni, se l’azienda sanitaria San Pio subisce i continui trasferimenti di malati Covid da altre province, ne attribuisce la responsabilità a De Luca, scaricando opportunisticamente l’alleato; se i bar e gli esercizi di ristorazione devono chiudere le attività alle 18, la colpa è del Governo, nonostante lui stesso si fosse uniformato alle minacce di De Luca di chiudere tutto in Campania se l’aumento dei contagi avesse superato i duemila casi.

Questo gioco allo scaricabarile viene puntualmente replicato nelle tante situazioni critiche che si verificano nei settori della vita sociale, economica e sanitaria della città.

Mastella per contro ha il vizio di attribuire a se stesso i meriti degli interventi del governo nazionale volti a mitigare gli effetti socio-economici del Covid, come le misure straordinarie destinate ai Comuni per fronteggiare l’emergenza alimentare dovuta alla pandemia o come la recente decisione di sospendere diverse tasse locali, tra cui la Tosap.

I rischi di una nuova chiusura per scongiurare la diffusione incontrollata del Covid-19 sono reali e preannunciano scenari devastanti per la situazione socioeconomica di Benevento, la cui crisi è stata acuita dall’assenza di una efficace strategia politica.

Già a fine aprile 2020, abbiamo sottoposto all’attenzione dell’amministrazione Mastella un contributo di proposte per la fase di ripartenza della città: dalla mitigazione dei tributi alla sollecitazione del pagamento dei crediti vantati da imprese e cittadini finiti nel dissesto, da un Piano integrato delle misure socio-economiche alla copertura di Rete delle periferie, dal piano B delle scuole a rischio sismico agli interventi su urbanistica, mobilità sostenibile e sicurezza idrogeologica, con la progettazione del Contratto di fiume.

Chiedevamo, in particolare, di attivare i fondamentali organismi di partecipazione previsti dall’art. 74 dello Statuto comunale e una Cabina di regia per la “fase 2” in cui fosse presente anche la minoranza consiliare.

Ma l’amministrazione cittadina, dove per fortuna ancora per poco regna un monocolore mastelliano, è rimasta sorda al nostro invito.

Lo rinnoviamo, per interrompere il lockdown politico imposto da Mastella a Palazzo Mosti.

Le Consigliere del M5S al Comune di Benevento

Anna Maria MOLLICA Marianna FARESE

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