PECULATO E ABUSO UFFICIO RINVIO A GIUDIZIO PER DIRIGENTE SCOLASTICO

 

La Procura della Repubblica presso il tribunale di Benevento ha quindi delegato il Nucleo pt della Guardia di finanza di Benevento all’effettuazione delle opportune indagini, al termine delle quali la Preside pro-tempore dell’Istituto scolastico è stata deferita alla Procura della repubblica per i reati di peculato ed abuso d’ufficio perpetrati attraverso la realizzazione di banchetti a favore di terzi i cui costi sono stati fatti gravare sul bilancio della scuola. L’impostazione investigativa è stata condivisa anche dal Giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Benevento che ne ha disposto il rinvio a giudizio.

 

Occorre precisare che la normativa del settore (Decreto Ministeriale n. 44/1 art.33) prevede la possibilità di effettuare manifestazioni speciali, cioè esercitazioni didattiche verso terzi (sostanzialmente banchetti e buffet). Tali manifestazioni – a differenza della didattica ordinaria costituita dalle normali lezioni di cucina – sono finalizzate all’esercitazione, non simulata, dei discenti, valorizzando nel contempo il prestigio dell’Istituto con l’opportunità di autofinanziamento derivante dal pagamento delle prestazioni.

Le indagini, invece, hanno fatto emergere un quadro completamente diverso. Alcune manifestazioni sono state realizzate senza che i beneficiari pagassero alcunchè. I costi di organizzazione degli eventi, di approvvigionamento dei cibi e dei materiali, di pagamento degli straordinari del personale docente e dei collaboratori, sono stati interamente sostenuti con le risorse dell’istituto scolastico. Le fatture delle merci utilizzate per i banchetti in questione, venivano pagate dall’Istituto ed imputate alla funzione didattica generale, con indicazione generica di manifestazione ma senza alcun riferimento specifico al titolo ed al destinatario della manifestazione verso terzi.

Il dirigente scolastico rinviato a giudizio ha realizzato tali manifestazioni senza provvedere alla redazione dei contratti preliminari, senza aggiornare la contabilità dell’Istituto, senza richiedere e riscuotere alcun compenso, dai terzi beneficiari.

 

L’esito delle indagini è stato partecipato anche alla Corte dei conti della Campania per i pertinenti profili di danno erariale.

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