Piani d\’ambito sociali

Tra gli amministratori locali e gli operatori del settore del Sannio c’è un forte preoccupazione in merito alle conseguenze di natura finanziaria che il decreto addossa ai Comuni, che dovranno, di fatto, accollarsi le spese per l’assistenza agli anziani ultra 65enni e ai soggetti affetti da acute disabilità. Il Decreto infatti, oltre a non ha avere alcuna copertura finanziaria, per di più, reca le tabelle per la compartecipazione finanziaria dei Comuni nelle quali si stabiliscono quote di reddito imponibile per gli aventi diritto che si traducono nell’accesso generalizzato alle provvidenze assistenziali da parte di chiunque ne faccia richiesta.

Facendosi interprete di tale allarme, la dott.ssa Palmieri ha indetto la riunione di lavoro per chiarire l’effettivo portato della norma (prevista al punto 9.1) che dispone che i Comuni/Utenti debbano versare all’ASL competente la quota di compartecipazione sociale per la realizzazione degli interventi in campo sociale, adottata peraltro senza aver preventivamente avuto un confronto con gli enti locali sull’argomento.

Al termine dell’incontro alla Rocca dei Rettori si è appreso che è stata raggiunta l’unanimità di posizioni circa una risposta corale del Sannio a tale Decreto che è nato con il dichiarato scopo di ridurre il debito sulla spesa sanitaria regionale, notoriamente in forte deficit.

Gli Ambiti sociali e l’assessorato provinciale alle politiche sociali del Sannio hanno contestato innanzitutto il fatto che il Decreto interviene oltre un mese dopo il termine ultimo per la presentazione dei Piani Sociali di Zona, che sono i Bilanci di previsione di spesa di ciascun Ambito, ed ovviamente in questi Piani non erano state previste le quote di compartecipazione dei Comuni come indicate nel successivo decreto. Rispetto a questa prima criticità, dunque, si rileva nel Sannio che si è aperto un ampio buco finanziario gestionale nei comuni, in mancanza peraltro della necessaria concertazione istituzionale tra il Commissario ad acta, i Comuni, le Province e i Piani d’Ambito.

Si è pertanto deciso di predisporre due documenti: il primo, di valenza squisitamente tecnica, con il quale si cercherà comunque di rendere operativo il disposto del Commissario al fine di non interrompere i servizi; il secondo di natura politica, con il quale la Provincia si farà carico di avere una interlocuzione forte con il Commissario ad acta circa tutte le criticità e difficoltà che la sua disposizione ha dischiuso.   

 

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