Presentata la lista “Sinistra per il Sannio” guidata da Antonio Medici

“Siamo in disaccordo con il centro sinistra e con la Sinistra Arcobaleno perché riteniamo necessaria una scelta di discontinuità rispetto alla gestione Nardone – ha spiegato nel suo intervento, Antonio Medici -. Certamente non sono mancati aspetti positivi (vedi, ad esempio, Arcos, Musa), ma sono stati accompagnati dalle distorsioni provocate da un sistema affaristico-clientelare (vedi le agenzie). Poco e male si è fatto anche per quanto riguarda la formazione e il lavoro, sia dal punto di vista del metodo che dei contenuti: basti pensare alla carenza di servizi. Stesso discorso per quanto riguarda i trasporti, il piano della mobilità e la viabilità in generale, con tantissime strade ormai impercorribili e un piano dei trasporti mai rifatto”.Medici ha poi puntato il dito sulla questione-rifiuti: “Nel 1998, al momento dell’insediamento della giunta Nardone, già c’era un piano per la provincializzazione e la raccolta differenziata, con l’umido da destinare a compostaggio e il secco a differenziata. Nardone ha, invece, proposto termovalorizzatori, gassificatori, dissociatori molecolari, ossidoriduzione, biomasse e pellettizzazione delle ecoballe. E cioè soluzioni per trattare il 20% dei rifiuti, tralasciando completamente il 35% rappresentato dall’umido e il 45% rappresentato dai rifiuti riciclabili. E proprio in questo settore, grazie alla mobilitazione popolare e alla partecipazione spontanea ed autorganizzata, è emerso il fortissimo distacco esistente tra la politica e cittadini. In questi anni si è creata una casta, il cui esempio più eclatante è rappresentato dall’Udeur: un partito-famiglia che ha utilizzato metodi e sistemi insopportabili per controllare concorsi, gare d’appalto, progettazioni, incarichi professionali ed altro ancora. A differenza che nel resto del paese, nel Sannio il centro sinistra si è alleato con l’Udeur. Persino la Sinistra Arcobaleno lo ha fatto! Evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Tra l’altro, a chi fa finta che il partito di Mastella non esista più, ricordo che il vicepresidente della Provincia, Pasquale Grimaldi, in una recente tribuna politica televisiva ha affermato che la rinascita dell’Udeur parte dalle elezioni provinciali di Benevento e che per questo non hanno rinunciato al loro simbolo. Noi siamo alternativi a queste logiche e a questi metodi. La nostra lista civica nasce da un moto di ribellione e di disagio che, anziché diventare distacco, si è trasformato in voglia di partecipazione e cambiamento”.

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