Province:Variati(Upi),se nulla cambia a fine 2015 chiusura

“Dobbiamo capire se c’è la volontà di predisporre un quadro di risorse diverso – ha sottolineato il leader delle Province – nell’ambito della prossima legge di stabilità. A quel punto se nulla sarà cambiato rispetto ai tagli previsti da qui al 2017 entro fine 2015 chiuderemo la nostra esperienza di presidenti di Province e a quel punto passeremo la palla ai prefetti che dovranno gestire i servizi per i cittadini, vale a dire la manutenzione delle strade, il riscaldamento e la manutenzione delle scuole superiori, i servizi di controllo e tutela ambientale e la cura dei diritti dei disabili sensoriali”. Se la legge di riforma degli Enti locali firmata da Graziano Delrio sta fallendo, ha evidenziato ancora Variati, “è tutta colpa delle inadempienze delle Regioni. Infatti a luglio 2015 soltanto sei di esse hanno approvato una legge di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province. E dall’analisi dei sei testi risulta che nessuna Regione ha previsto il passaggio del personale e dei relativi costi a partire dal primo gennaio 2015, come stabilito dalla legge di stabilità; il riordino è del tutto fittizio, visto che le funzioni continuano a restare in capo alle Province, senza garantirne la totale corrispondente copertura finanziaria; prevale infine il rinvio al 2016 di qualunque decisione”. Secondo Variati “lo stato avrebbe anche dovuto farsi carico dal primo gennaio scorso dei costi dei centri per l’impiego, che comporta 230 milioni circa per il personale e 220 per le strutture. Ma ad oggi non si profila nessun intervento in questo senso e nel decreto legge 78/2015 (Enti locali) si prevede una copertura per queste spese per soli 70 milioni, ma continuiamo ad ignorare come verrà finanziato il resto delle spese”, ha concluso Variati.

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