Provincia annuncia ricorso al TAR contro la Luminosa

In una dichiarazione, l’assessore Aceto, ha precisato: “Il provvedimento del Ministero dell’Ambiente evidenzia di che pasta siano fatti sia il Governo centrale che quello regionale e quanto essi abbiano effettivamente a cuore i temi della salvaguardia dell’ambiente e del territorio. In dispregio alla volontà degli enti locali, Comune e, segnatamente, Provincia di Benevento, che si sta battendo e che ha promosso un Piano energetico fondato sulle rinnovabili e sul rifiuto delle centrali a combustione, ecco che viene servito su un piatto d’argento un mega-impianto che rilascerà in atmosfera, alla porte di Benevento, a due passi dai Luoghi di Padre Pio e difronte alle colline dell’Aglianico del Taburno, tonnellate di fumo. A coloro i quali si stanno affannando a valutare i benefici che verranno al territorio da tutto questo e segnatamente al vice coordinatore del PDL locale, dott. Roberto Capezzone, vorrei cortesemente chiedere di illustrare a noi comuni mortali i vantaggi di cui verrebbero a godere i cittadini sanniti e, visto che ci si trovano, in cosa è realmente consistita la tanto sbandierata azione di verifica e di confronto con il Governo centrale sull’insediamento Luminosa. Agli altri Soloni, che in queste ore discettano sulla necessità di abbattere le Province, vorrei sommessamente ricordare che, proprio per l’azione infaticabile della Provincia di Benevento e, naturalmente, del Comune capoluogo, il Ministero dell’Ambiente ha dovuto nei mesi scorsi capitolare almeno sull’accettare di imporre prescrizioni severissime, anzi le più severe mai individuate, per la costruzione di centrali a turbogas nel nostro Paese. A questi stessi formidabili pensatori vorrei infine ricordare che in occasione della marcia di protesta contro Luminosa del 10 novembre scorso a parteciparvi erano più amministratori locali che ambientalisti. La Provincia di Benevento, per passare a cose più serie, pur nella convinzione che le prescrizioni imposte a Luminosa renderanno impossibile realizzare l’impianto, non abbasserà certamente la guardia su questa vicenda e continuerà ad opporsi in ogni sede contro questa iattura, ricordando a tutti che, senza quella Provincia che ora Berlusconi e Caldoro vogliono cancellare, i territori avrebbero dovuto subire, senza fiatare, scelte perniciose calate dall’alto”.

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