Pepe aveva chiesto trenta giorni di tempo per poter ottemperare a quella decisione, ma,dopo sessantaq giorni, ancora non ha nominato l’assessore donna. Non si può pensare ad una mancanza di candidate per quella poltrona, tra l’altro lasciata libera per le dimissioni dell’assessore De Lorenzo. Sarebbe ad onor del vero il contrario.La scelta con almente tre opzioni: una dell’Udc, una del comitato dei precari ed una su designazione del Pd o di un partito della coalizione di maggioranza. La lontananza del sindaco dall’Italia ha acuito ancora di più questo problema che più che di scelta rosa, si tratta comunque di una scelta politica. Attualmente gli equilibri in Consiglio comunale per la maggioranza sembrano sempre più precari ed una individuazione che va al di là di una determinazione politica potrebbe portare ad una mini rivoluzione consiliare. Pepe in definitiva si ritrova tra l’incudine di una sentenza del Tar, comunque appellabile, ed il martello di una politica sempre più assillante e in cerca di visibilità.Sara anche questa la querelle estiva
Geppino Presta 29 Luglio 2010
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