\”Quelle imprese non le voglio vedere\”. Così il manager della De Girolamo dettava legge

Un ordine calato dall’alto. “Quelli non li voglio”. Quelli, cioè i concorrenti dell’associazione temporanea di imprese Sanit che si occupava del servizio 118. Un manager della pubblica amministrazione registrato mentre indicherebbe chi, o quale società, escludere dall’imminente gara d’appalto per il servizio del trasporto dei pazienti. Un’ingerenza commessa alla presenza di Sua Sanità del Sannio, l’allora parlamentare Nunzia De Girolamo, oggi ministro del Ncd? Eppure è la voce di Michele Rossi, il direttore generale della Asl di Benevento ora avvolta dallo scandalo delle “registrazioni” a sorpresa rubate dall’ex direttore amministrativo Felice Pisapia, a confermare il singolare veto. Che poi si tradurrà, forse per coincidenze, in una estromissione.Ecco uno dei nodi dell’inchiesta giunta ad un punto di svolta sul “direttorio politico-partitico costituito al di fuori di ogni norma di legge”, come lo definisce il gip del Tribunale di Benevento, Flavio Cusani. Non è escluso che le indagini, quasi indirizzate nell’ordinanza dello stesso Cusani con toni severi nei riguardi di quella struttura, coinvolgano ora anche esponenti del “ristretto” gruppo di potere, vicinissimi al ministro.Dalle parole del superteste Arnaldo Falato, raccolte in Procura e raccontate da Repubblica, alle distinte disavventure di due aziende. Casi emblematici che mostrano il metodo-direttorio. Caso Sanit, ad esempio…Altra storia, di diverso segno, porta alla Pulitecnica: società che si occupa della pulizia di Comune, Asl ed altro, riferibile ieri come oggi ai De Pierro, famiglia prima vicina ai Mastella, oggi fedele alla De Girolamo… LA REPUBBLICA.IT – dal nostro inviato CONCHITA SANNINO

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