Ricci (PD): L\’opposizione chiassosa alla Rocca specula e bara

Se questa mattina non è stato possibile celebrare il Consiglio alla nostra presenza è stato dovuto come tutti sanno sia alla convocazione del Governo per la materia dei rifiuti, sia per un fatto del tutto eccezionale, cioè ad a un malore occorso al Collega consigliere Sabatino Cecere, assente più che giustificato e al quale comunque giunge il nostro pensiero affettuoso e sentito. Basta solo tale circostanza per dimostrare quanto sia chiassosa e piazzista l’opposizione in Consiglio provinciale e quanto falsa sia la tesi che vogliono accreditare di contrasti politici all’interno di una maggioranza che invece è coesa. I punti all’ordine del giorno, infatti, la cui discussione era prevista per oggi saranno affrontati in una seduta straordinaria già convocata per il prossimo 31 dicembre. In quel Consiglio non basteranno i comizi e lo sciacallaggio politico a cui oggi invece abbiamo dovuto assistere. Lì tutti i consiglieri provinciali saranno chiamati ad un atto di responsabilità politica: non è più possibile che si continuino a strumentalizzare questioni che hanno a che fare con le ragioni e le aspettative di giovani, magari anche precari, ai quali vanno date delle risposte concrete e non solo delle vane speranze. A loro ci rivolgeremo in particolare venerdì. La maggioranza dimostrerà con i fatti e non a parole di essere in grado di risolvere i notori problemi delle agenzie in house della Provincia che sono stati determinati anche dai tagli del governo nazionale di centrodestra i cui effetti sono devastanti per gli enti locali. Ciò vale anche per la modifica al Regolamento del Consiglio di cui tanto si sta parlando in questi giorni e che è riecheggiato anche stamane negli interventi dei consiglieri di opposizione. Non si capisce da dove nasca tutta questa preoccupazione. La democrazia non è rischio come denuncia scioccamente qualcuno tenuto conto che loro stessi oggi hanno certificato che bastano 12 consiglieri per la valida celebrazione del Consiglio. C’è l’esigenza piuttosto di far funzionare meglio la macchina istituzionale affinché sia messa nelle condizioni di lavorare meglio e di più nell’esclusivo interesse dei cittadini. E quindi anche Cosimo Izzo ed Erminia Mazzoni la smettano di annunciare “urbi et orbi” che la maggioranza è al capolinea perché si regge su un voto di scarto. Forse egli si riferisce a quanto sta accadendo a livello nazionale dove il governo Berlusconi ha dovuto ricorrere a mezzi e mezzucci per mantenersi in piedi in Parlamento? Queste cose non avvengono alla Provincia di Benevento dove, per fortuna, la maggioranza è granitica e continuerà ad operare con grande impegno nell’interesse dello sviluppo del Sannio”. Claudio Ricci

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