San Giorgio del Sannio. Diplomati i primi allievi musicisti dell’Istituto “Levi Montalcini”

Gli esami di Stato 1° ciclo, diretti quest’anno dal Presidente della Commissione prof.ssa Francesca Masala, licenziano i primi allievi musicisti dell’Istituto. Risale a tre anni fa (a.s. 2012/2013) l’avvio dei Corsi di Strumento Musicale nella Scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto sangiorgese. Grazie a tali corsi, durante questo triennio, molti alunni hanno scelto di arricchire il loro curricolo di studi. Il percorso formativo opzionale prevedeva la scelta di uno strumento musicale il cui insegnamento era affidato ai Maestri Livia Grimaldi (pianoforte), Antonio Stefanelli (violino), Gianluca Iorio (sassofono) e Stefano Pagliuca (chitarra). Gli alunni coinvolti hanno integrato il colloquio d’esame con l’esecuzione di brani di repertorio dando prova di padroneggiare tecnicamente i rispettivi strumenti.

«Sostenere un esame suonando uno strumento, da soli, dinanzi ad una Commissione, è cosa ben diversa – sottolinea il Presidente Francesca Masala – dall’esibirsi in concerto in ensemble davanti ad un pubblico formato prevalentemente da familiari». Per tali allievi non sono mancate occasioni, in questi tre anni, per esibirsi in pubblico regalando, e non solo a San Giorgio del Sannio, atmosfere piacevoli e di forti emozioni; ma, l’esame, a cui deve seguire una valutazione tecnica, è altra cosa.

«Tuttavia, pur soddisfatti di offrire ai giovani che popolano il territorio sangiorgese, percorsi di studi arricchiti – sostiene la Dirigente Scolastica Gabriella Cirocco – è opportuno rivisitare tali programmi per creare un curricolo verticale di continuità con quelli progettati per la Primaria in seno alla sperimentazione autorizzata dal MIUR, ai sensi del DM 8/2011, che prevede lo studio di uno strumento musicale fin dalla terza classe della scuola primaria». Infatti, gli alunni dell’I.C. “Rita Levi Montalcini” hanno modo di anticipare di tre anni lo studio del pianoforte.

Educare con la musica ed alla musica non significa necessariamente formare ottimi strumentisti ma, sicuramente, significa formare validi cittadini, sensibili all’ascolto, disposti al dialogo, consapevoli sul valore delle regole sociali e di cittadinanza.

Ai neo licenziati va l’augurio di proseguire con profitto sui sentieri della musica e, a quanti di loro non continueranno, la speranza che possa restare indelebile il ricordo di questi tre anni trascorsi imparando il linguaggio universale della musica.

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