Senatore Viespoli su Centrali a biomasse

I timori per l’impatto ambientale e il supposto oscurantismo delle popolazioni sono diversivi, utilizzati da chi ha interesse a nascondere il vero obiettivo che è quello della speculazione. La verità è che una società pubblica, l’Azienda bergamasca multiservizi, in cointeresse con un privato destinatario di fondi per la 488, vuole colonizzare il Sannio per sopperire al deficit pubblico del tessuto industriale bergamasco». E’ quanto ha dichiarato, in conferenza stampa, il senatore Pasquale Viespoli, componente dell’esecutivo nazionale di Alleanza Nazionale, intervendo sulla crisi che si è determinata alla Provincia di Benevento con le dimissioni del presidente Nardone, dopo il voto del consiglio che, all’unanimità, ha chiesto un ripensamento sull’insediamento delle centrali a biomassa. «Dov’è l’interesse pubblico?» ha chiesto Viespoli. «E se l’iniziativa è privata perche se ne occupano le istituzioni?» ha proseguito l’ex sottosegretario, citando una dichiarazione (ripresa dal sito ufficiale dell’ente) del presidente della Provincia di Bergamo, Valerio Bettoni, a guida di una coalizione di centrodestra, il quale lo scorso 17 aprile, intervenendo in consiglio provinciale, affermava che «la Provincia di Bergamo, per ridare competitività all’economia bergamasca, ha voluto intervenire anche sul fattore energia, cercando di ridurre i costi di produzione a beneficio delle imprese e delle famiglie bergamasche. Per ottenere questo, ha deciso di andare a produrre energia elettrica laddove è possibile, laddove si può beneficiare di finanziamenti agevolativi, laddove si può farlo da fonti alternative, rinnovabili e non inquinanti: al Sud, ma nell’interesse dei bergamaschi e non solo loro» e ancora che «l’operazione, quella di Vocem, società di ABM (Azienda bergamasca multiservizi), per realizzare una centrale elettrica, da 10 MW a biomasse in provincia di Benevento, ha subìto dei ritardi per la complessità di governare azioni così innovative e coinvolgenti livelli decisionali diversi. Ritardi che sono recuperabili e che non fermano una buona operazione che va avanti perché il progetto è redditizio, è nell’interesse bergamasco e nazionale, coinvolge il ministero delle Attività produttive e la Provincia di Benevento, gode del giudizio positivo degli istituti bancari che lo sorreggono, vede il valore dell’asset crescere e non diminuire».«Di questo bisogna occuparsi – ha concluso il senatore Viespoli – chiedendosi per quale motivo il Sannio deve divenire una fonte energetica per altre province».

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