Sosta a pagamento vicino agli ospedali, a Benevento CasaPound incappuccia i parchimetri

“Abbiamo incappucciato alcuni parchimetri per manifestare contro le strisce blu, che a Benevento sono sempre più estese, una scelta vergognosa da parte del Comune che specula sulla creazione di aree di posteggio a pagamento gestite da privati.  A quanto pare i parcheggi a pagamento sono diventati indispensabili per coprire i buchi nelle casse comunali; parcheggi un tempo accessibili a tutti oggi sono diventati un lusso per tutta la cittadinanza”; queste le parole di Pasquale Piantedosi, referente cittadino di CasaPound.

“L’estensione della zona blu anche nei pressi dell’ospedale – continua Piantedosi – è vergognosa ed immorale, e la cosa grottesca è che spesso i pazienti e i loro parenti, oltre a dover pagare queste tariffe al Comune, devono pure fare i conti con i numerosi parcheggiatori abusivi, che nessuno caccia o persegue. I cittadini di Benevento devono sapere che buona parte delle zone a pagamento sono illegali perché violano quanto disposto nel Codice della strada. Secondo il Regolamento attuativo del codice della strada (DPR 495/1992, art.141), infatti, i margini della carreggiata devono essere segnalati con strisce di colore bianco e quel che ne risulta è che le strisce blu, in gran parte delle nostre città, sono realizzate all’interno della carreggiata, e perciò vanno eliminate. Inoltre sono illegittime le multe che vengono irrogate quando è scaduto il termine di sosta acquistato. Purtroppo però i Giudici di pace, organo che deve decidere sulle opposizioni alle multe ingiuste, tendono sempre a salvaguardare le casse dei comuni a discapito delle tasche dei cittadini”.

“Teniamo inoltre a ricordare ai cittadini – conclude Piantedosi – che è stata presentata, nel mese di Dicembre, da parte consigliere comunale Mollica, membro della commissione mobilità del Movimento 5 Stelle, una proposta di modifica del Piano Urbano dei Parcheggi prevedendo di riservare le strisce gialle ai residenti, in modo gratuito, esclusivamente nelle fasce orarie comprese tra le 20 di sera e le 9 del mattino, rendendole a pagamento nelle restanti fasce orarie. Troviamo tutto questo inaccettabile, e non permetteremo che l’amministrazione aggiusti i bilanci del comune sulla pelle dei cittadini”.

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