TEATRO. A BENEVENTO MARIANO RIGILLO IN SCENA CON ‘IL CASO EZRA POUND’

Debutta il 25 agosto, a Benevento (Hortus
conclusus) lo spettacolo firmato da Leonardo Petrillo ‘Ezra in gabbia
o il caso Ezra Pound’ con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini,
liberamente tratto dagli scritti e dalle dichiarazioni di Ezra Pound.
“Al centro del palcoscenico una gabbia. Quella dove fu rinchiuso Ezra
Pound, 60 enne, nel campo di prigionia dell’esercito americano di
Metàto, presso Pisa (Disciplinary Training Center of the Mediterranean
Theater of Operations) – si legge in una nota del regista – Pound
rimase per 25 giorni, nell’estate del 1945, giorno e notte, in una
gabbia di rete metallica, un tetto di lamiera ed il pavimento in
cemento, esposta alle intemperie e illuminata costantemente durante la
notte”.

“Con quella gabbia iniziarono 12 anni e 11 mesi di reclusione in
manicomio criminale ai quali il governo americano costrinse quello che
è stato non solo il poeta più influente del ventesimo secolo – ha
aggiunto Leonardo Petrillo – ma un maestro di pensiero, un ecologista,
che ha proposto una sorta di bioeconomia, per un progresso rispettoso
dei ritmi vitali e biologici, e un economista che ha criticato la
nozione quantitativa, anticipando il pensiero d’una decrescita felice.
La sua ossessione fu l’usura, contro la quale si scagliò, come Dante,
che ispirò a Pound idea e titolo dei Cantos (la Divina commedia del
nostro tempo)”.

“Infiniti sono i parallelismi che emergono nello spettacolo tra i due
– ha spiegato ancora il regista- Eretici, esiliati, messi all’indice
dai loro contemporanei. Pound fu liberato nel 1958. Da allora il
silenzio ha accompagnato i suoi ultimi anni di vita. Ora dopo 60 anni
è ”tornato”, per chiedere agli spettatori di giudicarlo, per avere
quel processo che non ha avuto”.

 

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