TèL, SIL e UDC: tanti dubbi sull\’approvazione del PUC. Maggioranza risicata

Ancora una volta quindi, determinante è stato il voto del sindaco. Senza il cui consenso, il famigerato Puc si sarebbe sciolto come neve al sole. Da sottolineare, come testimonianza della compattezza di questa maggioranza, l’assenza “sospetta” di tre consiglieri, due dei quali, guarda caso, sono gli stessi che risultavano assenti nella seduta del 27 luglio, quella in cui il Puc passò, non senza patemi per Pepe e la sua squadra, l’esame del Consiglio. La debolezza di questa Amministrazione, oltre che nell’operato ed in alcune scelte scellerate attribuibili non solo a qualche scheggia impazzita, si ravvisa anche in numeri sempre più risicati, che costringono il sindaco, prima di ogni seduta consiliare, a correre dietro ora a questo, ora a quel consigliere, per avere garanzie sull’avvio dei lavori e sulle successive votazioni. Consiglieri di maggioranza che quando sono presenti dimenticano, spesso e volentieri di esercitare la loro funzione di controllo sugli atti prodotti dall’Amministrazione. Una commedia del grande Edoardo De Filippo titolava “Ditegli sempre di sì” e invitiamo i colleghi di centrosinistra a riguardarla per meglio comprenderne i contenuti.  Non è assecondando sempre e comunque che si fa il bene della città. Ogni tanto qualcuno di loro deve trovare il coraggio di scegliere liberamente, scevro da condizionamenti e da logiche d’appartenenza. La richiesta del consigliere Pasquariello rappresentava la giusta opportunità per fare chiarezza su una vicenda quantomeno nebulosa. Pasquariello aveva chiesto di confrontare gli elaborati grafici allegati alla delibera del 27 luglio 2011 con quelli contenuti invece nella delibera che la maggioranza si è votata, da sola, nella seduta odierna.  La richiesta è stata bocciata da tutti i soldati di Fausto Pepe (che dunque se ne assumeranno la responsabilità) i quali, pertanto, hanno preferito non accertarsi se quanto dichiarato e sottoscritto dall’architetto e noto esperto d’arte e cultura (anche natalizia) Pasquale Palmieri (e cioè che le tavole grafiche contenute nell’ultima delibera erano praticamente le stesse allegate a quella del 27 luglio scorso) corrispondesse o meno alla verità. Si sono fidati ancora una volta di quello che gli hanno raccontato quando sarebbe bastato assecondare la richiesta di Pasquariello per avere la certezza che gli elaborati non fossero stati modificati in corso d’opera.  Ma, come si dice, a lavar la testa all’asino…

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