Tu che guardi la Curva da lassù…

Di te ho solo bei ricordi, per questo non voglio scrivere “de prufundis” ma mi piace ricordarti col sorriso, con gioia, anche se scrivo con gli occhi gonfi…gonfi come le reti che hai più volte bucato, una su tutte la ricordo come fosse ieri, al Partenio, ero lì…mamma che gioia! Non starò qui a fare giri di parole, cercare la frase ad effetto, non sono bravo in questo e tu che mi conoscevi da quando ero un ragazzino, lo sapevi bene, infatti alla mia prima vera conferenza stampa, mentre stavi per esser presentato come nuovo mister del Benevento, mi dicesti: “…che ci fai qua?” ed io ti risposi con un sorriso ed un occhiolino…ci capimmo al volo. Come ragazzo mi ricordo di te quando venivi a salutare tuo fratello Gianpaolo, marò e come lo sfrocoliavi, quante risate, eravate uno spasso, sono lieto di esserci stato in quei momenti insieme. Voglio conservare i tuoi momenti più felici, più belli, per questo non parlo degli ultimi tempi di malattia, di quel male che ti ha portato via a soli 37 anni, non ne vale la pena. Sai che ti dico Carmè, credo che quel male, sia solo un pretesto voluto da un disegno Divino per toglierti ad un mondo non degno di una persona come te, non aggiungo altro. Di solito scrivo per dare i voti a quei ragazzi che fino a qualche tempo fa erano i tuoi ragazzi, quando lo faccio uso scrivere in modo succinto, secco, con aggettivi che provano a riassumere novanta minuti di gara, per te invece ho fatto uno strappo alla mia attitudine Carmelo, del resto tu hai lottato sempre, dentro e fuori dal campo, oltre il novantesimo…era per me impossibile esser succinto. Arrivederci Capità, ci mancherai tanto.

Per BeneventoCalcio.it, Valerio D’Andrea.

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