Ucraina: Draghi, ‘evitare instabilità politica e sociale in Africa per crisi alimentare’

Roma, 3 mag. (Adnkronos) – “Dal punto di vista economico, il conflitto ha causato instabilità nel funzionamento delle catene di approvvigionamento globali e volatilità nel prezzo delle materie prime e dell’energia. Le forniture alimentari ucraine sono crollate a causa delle devastazioni della guerra e dei blocchi alle esportazioni imposti dalla Russia nei porti del Mar Nero e del Mar d’Azov. L’Ucraina è il quarto maggiore fornitore estero di cibo nell’Unione europea –ci invia circa metà delle nostre importazioni di granoturco, e un quarto dei nostri oli vegetali. Russia e Ucraina contano per oltre un quarto delle esportazioni globali di grano. Quasi 50 Paesi del mondo dipendono da loro per più del 30% delle proprie importazioni”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando al Parlamento europeo.

“A marzo, i prezzi dei cereali e delle principali derrate alimentari -ha ricordato il premier- hanno toccato i massimi storici. C’è un forte rischio che l’aumento dei prezzi, insieme alla minore disponibilità di fertilizzanti, produca crisi alimentari. Secondo la Fao, 13 milioni di persone in più potrebbero soffrire la fame tra il 2022 e il 2026 a causa della guerra in Ucraina. Molti Paesi, soprattutto dell’Africa e del Medio Oriente, sono più vulnerabili a questi rischi e potrebbero vivere periodi di instabilità politica e sociale. Non possiamo permettere che questo accada. Il nostro impegno, attraverso le banche di sviluppo e le istituzioni finanziare multilaterali deve essere massimo”.

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