Unioncamere: via a \’Giro d\’Italia\’ donne che fanno impresa

Unico il filo "rosa" che tiene insieme anche quest'anno l'iniziativa: informare, formare e sensibilizzare i diversi territori intorno alle problematiche specifiche delle imprese guidate da donne, alle concrete opportunità offerte dal "mettersi in proprio", agli strumenti di supporto accessibili alle giovani e meno giovani che vogliano dar vita ad una nuova impresa. E dal momento che la creatività è donna, nuovi format animeranno gli incontri destinati non solo alle imprenditrici delle 8 province, ma anche alle aspiranti: dibattiti e workshop lasceranno di volta in volta il posto a laboratori, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri da parte delle stesse autrici, concerti e racconti (e confronti) sulle difficoltà, i rischi ma anche i successi e la soddisfazione di tante capitane d'impresa. Diverse, però, le declinazioni scelte nelle 8 tappe per affrontare il tema della "risorsa donna" all'interno del nostro sistema produttivo. I dati al 30 settembre dell'Osservatorio dell'Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere confermano che la presenza femminile nel sistema produttivo nazionale è di tutto rilievo: sono oltre 1 milione e 310mila le attività guidate da donne, pari al 21,6% del totale delle imprese registrate in Italia. Molise, Basilicata e Abruzzo sono le regioni in cui il tasso di femminilizzazione raggiunge i livelli massimi, interessando oltre una impresa su 4. Benevento, Avellino, Chieti, Campobasso, Frosinone e Isernia sono al vertice della classifica delle province con la maggior incidenza di imprese guidate da donne sul totale. In questi territori, le imprese femminili rappresentano oltre il 28% delle attività registrate presso le Camere di commercio. A Milano, Monza e Brianza, Reggio Emilia, Bolzano e Trento, le quote invece sono inferiori al 18%. In valori assoluti, tuttavia, la platea delle donne di impresa più numerosa è quella di Roma, seguita da Milano, Napoli, Torino, Bari e Salerno. Gorizia, Isernia e Vibo Valentia sono le province con i più contenuti numeri di imprese femminili. (ANSA).

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