VIDEO. Ferrante: “Felicissimo per gol, vittoria e prestazione: a Catania per vincere”

L’attaccante del Benevento, tornato al gol dopo praticamente cinque mesi, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del successo per 4-0 contro il Latina al Vigorito.

SUL RITORNO AL GOL: “Sono felicissimo per il gol, per la vittoria e per la prestazione che abbiamo fatto tutti e che ho fatto anche io. Mi serviva, sono contento che il gol sia arrivato in casa. Ho dedicato il gol alla mia famiglia: c’erano mia mamma, mia moglie e i miei figli. Lo dedico anche ai miei fratelli e a mio papà, che mi sono stati vicino in questo periodo difficile“.

SULL’IMPORTANZA DELLA VITTORIA: “Ad Avellino avevamo fatto una grande partita ma abbiamo perso il derby, pesava e ha fatto male. Oggi serviva vincere, abbiamo fatto una grande gara e ora puntiamo a fare al meglio l’ultima partita di campionato“.

SULL’AFFIATAMENTO CON LANINI: “Ci siamo cercati, abbiamo fatto una grande gara. Pinato ha fatto bene, anche dietro si sono comportati tutti benissimo. Abbiamo fatto una grandissima partita, ci voleva questa vittoria e per me il ritorno al gol“.

SULLA PROSSIMA SFIDA CONTRO IL CATANIA E SUL SECONDO POSTO: “A Catania sarà una partita difficile, ma se l’approcceremo con questo spirito sarà una grande partita. Loro sono una grande squadra, ma andremo lì per vincere e per portare i tre punti a casa. Serviranno cattiveria e sacrificio, quando c’era da difendere o da attaccare lo abbiamo fatto tutti insieme. Cercheremo sempre di onorare questa maglia, di dare tutto per portare il risultato a casa“.

SUL SUO PERIODO BUIO: “Mi auguravo cambiasse qualcosa, in italiano si dice “non può piovere per sempre”. L’ho cercato e desiderato, ho lavorato duro durante la settimana e ora è arrivato. Non ho fatto niente, non abbiamo fatto niente, devo dare ancora tanto ma sono contento sia passato questo periodo buoi e spero di fare sempre meglio“.

SUL PALLONE PERSO E SULLE SCUSE NEL FINALE: “Ero stanco, era un periodo che non giocavo e all’ultimo ero stanco. Avevo chiesto cambio al Mister. Avevo sbagliato un pallone, ho chiesto scusa e mi sono rimesso sotto. I miei compagni mi sono stati sempre vicino, avevano capito il lavoro sporco che stavo facendo“.

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