Si è tenuto questo pomeriggio il convegno sul Codice rosso e le novità in materia di violenza domestica e di genere, promosso dal comune di Benevento, insieme alla Consulta delle donne presieduta da Sara Furno, e il patrocinio morale dell’Università del Sannio, dell’ordine degli Avvocati e della Camera penale di Benevento. Un confronto per discutere delle nuove figure di reato introdotte dalla legge n.69/2019, dei nuovi strumenti previsti e delle difficoltà applicative che potrebbero comportare. “Il problema principale – ha spiegato Domenico Russo, presidente Camera penale Benevento – è vedere come sarà applicata questa corsia preferenziale, mi riferisco al termine di tre giorni che viene dato al pubblico ministero per ascoltare la vittima di violenza. E’ un lasso di tempo che lascia qualche perplessità perché potrebbe essere non sufficiente a una donna per raccontare nel dettaglio la violenza subita; potrebbe anche non essere un termine non adeguato per la procura della Repubblica per effettuare tutte le verifiche necessarie per riscontrare la veridicità del fatto perché, a volte, si presentano anche dei racconti falsi, delle accuse calunniose e pertanto è dovere dello Stato tutelare anche queste persone”. “Il Codice rosso – ha dichiarato il questore di Benevento, Luigi Bonagura – è l’ultima di una serie di interventi normativi sulla violenza di genere: non risolve tutti i problemi che si prefigge di risolvere. Il cambiamento legislativo da solo non basta, occorre un mutamento culturale che deve partire dai giovani”.
Adnkronos
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