“Il problema non è Salvini ma è generale, serve una regola chiara sui voli di Stato: bisogna stabilire il principio se un ministro dell’Interno, della Giustizia o a capo di altri dicasteri, sottoposto a determinate misure di sicurezza, possa prendere o meno un volo di Stato in circostanze varie. Il principio va codificato in maniera chiara e definita per evitare che si presti alleinterpretazioni più disparate”.
A dirlo il sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia Clemente Mastella interpellato dall’Adnkronos dopo la notizia dell’inchiesta dei voli di Stato che vede indagato l’ex titolare del Viminale e leader della Lega Matteo Salvini.
Nel 2007 Mastella finì indagato e poi archiviato per un volo di Stato con l’allora vicepremier Francesco Rutelli per recarsi al Gran Premio di Monza.
“Io presi quel volo – ricorda Mastella – facendo risparmiare perché il giorno dopo dovevo recarmi a Brescia per un impegno istituzionale. E portai mio figlio chiedendo il permesso. Ma contro di me si scatenò una campagna mediatica durissima, addirittura venni fotografato accanto a una donna mentre ero con mio figlio per provare a fare chissà qualche allusione e gettarmi fango addosso. Fu l’inizio di una campagna violenta, da lì iniziarono a mettermi in croce”.
ARTICOLI CORRELATI