Approvato o.d.g. On. Boffa: è una riforma fatta solo di tagli

L’ordine del giorno, infatti, chiede al Governo di ripristinare integralmente, nel corso dell’anno,  le risorse necessarie al comparto universitario; di reinserire, in un successivo provvedimento, alcune misure tese a migliorare la condizione e le prospettive dei ricercatori italiani, misure in un primo tempo introdotte dalla VII Commissione Cultura e poi dalla stessa ritirate; di prevedere iniziative volte a sostenere l’attività di quegli atenei che, dopo un’attenta opera di valutazione, si dimostrano virtuosi e meritevoli di premialità.

 

Nel testo dell’ordine del giorno presentato dall’on. Costantino Boffa si legge:  “i provvedimenti governativi in materia finanziaria adottati negli ultimi anni hanno colpito pesantemente l’Università pubblica, rischiando di pregiudicarne la funzionalità e ciò in un contesto socio-economico che invece dovrebbe fondare le sue prospettive di crescita sullo sviluppo di una società basata sulla conoscenza”.

“ Questa situazione – è scritto nel testo presentato dal parlamentare sannita del Pd – sta determinando in molti atenei il rischio che una parte anche consistente degli insegnamenti previsti per il prossimo anno accademico possa non trovare adeguata copertura didattica”. Un rischio particolarmente grave in quegli atenei dove “buona parte dell’attività didattica, come è risaputo, è garantita dalla presenza di ricercatori universitari”.

 

“ La Camera dei Deputati – dichiara l’on. Costantino Boffa – accoglie dunque un ordine del giorno che recepisce gran parte delle critiche mossegli sul tema dell’Università dalle opposizioni, dai sindacati,e dal movimento che  in questi giorni, in tutte le piazze d’Italia, sta manifestando la propria contrarietà al disegno di legge del Ministro Gelmini. Nel testo , infatti, si fa riferimento ai pesanti tagli prodotti in questi anni, al ruolo e all’importanza dei ricercatori italiani, spesso indispensabili all’attività didattica degli atenei ed infine alla grave situazione di disagio che vivono oggi le università italiane”.

 

“ Continueremo ad opporci – dichiara l’on. Costantino Boffa – ad una riforma del sistema universitario che, al di là della propaganda del Governo, è figlia dei continui tagli prodotti in questi anni dall’esecutivo. Il comparto dell’istruzione pubblica e della conoscenza continua ad essere considerato come una spesa inutile da ridurre quando andrebbe invece valorizzato perché strategico per il futuro del nostro paese. Negli altri stati europei, davanti alle difficoltà economiche che tutti conosciamo, i governi tagliano dappertutto tranne che nella formazione e nella ricerca. In Italia accade l’esatto contrario e si parla di riforma”.

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