Boccalone: «Il governo Pepe è stato un vero fallimento»

Rileggere il programma di governo potrebbe essere una lettura utile per capire cosa è stato fatto in questi quattro anni. La sensazione è netta: quel programma di mandato è stato utile soltanto per la propaganda e per la battaglia elettorale. Dopodiché è stato riposto tra le cose inutili. «Il Sindaco farebbe bene a rileggerlo per cogliere da solo il fallimento della sua azione politica e amministrativa. In questi quattro anni nulla è stato fatto per migliorare le condizioni di lavoro complessive della città. Nulla è stato fatto per le politiche della famiglia. Nulla è stato fatto sotto il profilo della risistemazione sul piano urbanistico del nostro territorio. Nulla è stato fatto per riassettare e progettare la gestione dei servizi pubblici economici della città. Nulla è stato fatto di concreto in termini di progettualità complessiva per rilanciare la città in termini di centralità di interessi e di attrazione d’aria. Il piano strategico unitamente a tutte le progettualità di primo e secondo livello sembrano essere servite unicamente per attività convegnistiche e di ristoro, senza alcuna ricaduta sul piano concreto in termini di definizione di atti programmatici». «Tanto invece è stato fatto per aumentare le imposte e tasse al massimo, fino a raggiungere il vertice nazionale in materia di tassa rifiuti, dopo aver già aumentato fino al massimo possibile le imposte come l’Ici e l’addizionale Irpef. Al primato di essere il cittadino più tassato d’Italia, il cittadino beneventano ha dovuto registrare la beffa di avere i servizi di più bassa qualità dell’intera regione Campania. Siamo ultimi dietro finanche la città di Napoli in termini di quantità di raccolta differenziata a tutto l’anno 2009. La propaganda elettorale dice che la città di Benevento ha superato da tempo le soglie minime vitali del 25% e del 35% di raccolta differenziata previste rispettivamente per gli anni 2009 e 2010, ed invece si scopre che nel 2009 la raccolta differenziata è stata soltanto del 16,9%, addirittura ultima tra le città della Campania e, quindi, anche meno efficiente della città di Napoli. Sul versante delle politiche del lavoro non credo che i concorsi all’Amts e i concorsi interni possono essere la risposta a tale esigenza. Sul versante della gestione delle opere pubbliche non credo trovi smentita il dato che la maggior parte delle opere pubbliche, in termini numerici e di entità economica, abbiano radici in epoca antecedente alla gestione Pepe. Sul versante urbanistico il PUC doveva essere il primo dei risultati ed invece è ancora nell’anticamera degli organismi istituzionali deputati alla discussione e trattazione». Quindi, Boccalone ricorda la mancata realizzazione del depuratore, le recenti vicende del lodo arbitrale di via Galanti. Il programma di mandato prevedeva la realizzazione di un Palaballo e l’organizzazione della Polizia Municipale a cavallo. Idee suggestive ma che la città non ne rimpiangerà la mancata realizzazione e attuazione.

IL MATTINO del 29 Dicembre 2010

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