De Lorenzo: un altro ciclone giudiziario sta per arrivare

Il Sindaco, ed è naturale che sia così, ancora una volta, non si è astenuto dal descrivere l’attuale situazione oltremodo rosea guardando, nel contempo, al futuro con ottimismo senza eguali. E’ il gioco della politica e lo si comprende appieno.

Nell’anno che ci lascia, purtroppo, per lui l’unica mela marcia sono stato io. Per questo, nulla ci ha detto del comportamento assunto che, ritengo lapalissiano, ha mostrato disparità senza eguali. Damiano è al suo posto, Iadanza continua a sedergli accanto in giunta, Principe è rimasto al vertice dell’Amts, e giù di lì. Uno spettacolo che si commenta da solo.

Non è mia intenzione, sia chiaro, soffermarmi a lungo sullo scenario che dovrebbe far riflettere non poco i cittadini che, a breve, dovranno esprimere il proprio voto. Ci si augura che, una volta per sempre, mostreranno oculatezza e giudizio.

In questa occasione, tuttavia, mi sia concessa una divagazione, fugace e sintetica. Quanto si è verificato presso il locale comando della Polizia Municipale è ben noto. Imposizioni politiche, che proprio il Sindaco ha subito prima di me, sulle quali non intendo ritornare, hanno, dopo un sereno esordio, ostacolato il mio lavoro. E Fausto Pepe non ha mosso un dito.

Bene. Il tempo, ancora una volta, è galantuomo. I nodi stanno venendo al pettine. Sembra quasi che il destino, che pure mi ha riservato non poche amarezze, in ultimo, si dimostra sempre benevolo nei miei riguardi facendo trionfare la verità.

Molti avranno memoria dei mesi in cui, invitavo i vertici dell’ASL ad essere prudenti. Non fui ascoltato. Anzi, qualcuno ritenne che le mie fossero farneticazioni da mentecatto. Poi, la vicenda esplose in tutto il suo fragore con l’ordinanza del Procuratore della Repubblica di Napoli.

Oggi, un altro ciclone sta per arrivare. E tante verità emergeranno in tutta la loro crudezza. Poi, Fausto Pepe dovrà spiegare il motivo per cui, mentre proteggeva gli altri, mi abbia lasciato solo a lottare costringendomi ad andare via. Ma tant’é! Poichè sono facile all’ira e non al rancore, per l’amicizia che gli ho riservato, da lui sistematicamente disattesa, lo invito, unitamente ad Angelo Mancini, a stare ben lontano da qualche componente il corpo di Polizia Municipale cui, oggi, concede fiducia non lesinando di farsi fotografare di continuo in pubblico ed assecondando ogni richiesta. Che squallore! Io via ed altri a dare spettacolo.

Pur riconfermando la mia stima incondizionata verso la stragrande maggioranza dei vigili, è anche vero che ci sono alcuni che venivano nel mio studio dimostrandomi amicizia e, poi, mi hanno pugnalato alle spalle.

Mi fermo qui. Colgo l’occasione onde manifestare la mia fiducia verso alcuni magistrati cui sarò grato finchè la mia vita duri. Mi hanno difeso dalle angherie che deve subire chi, come me, si metta contro il potere. Senza di loro sarei stato stritolato. A loro il mio grazie dal più profondo del cuore. Qualcuno, comunque, quando l’intera telenovela sarà conclusa, qualche spiegazione attraverso il CSM la dovrà pur dare.

Mi è impossibile, al momento, andare oltre. Come tutte le rappresentazioni che si rispettano, dopo il primo tempo, la cui scena è stata tenuta dall’ASL locale, ci dovrà essere un secondo. E posso assicurare, senza tema di smentite, che il contenuto sarà piacevole a conoscersi. Ed il secondo tempo sarà più interessante e ghiotto del primo. Si può essere certi. Senza dubbio alcuno. Non ci resta che attendere ancora un pò.

                                                       Giuseppe De Lorenzo

 

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