Queste cose il sindaco Pepe credo le abbia smarrite del tutto nella sua mente quando afferma che è fedele al patto con gli elettori». E’ quanto scrive in una nota il consigliere comunale Nicola Boccalone. «Il vuoto di memoria, se vuole, – prosegue l’esponente dell’opposizione – può essere recuperato se guarda all’interno della compagine di palazzo che lo tiene in vita. Se confronta i consiglieri di maggioranza con le liste di provenienza, noterà che non tutto coincide. Il codice della politica indica nel “ribaltonista” colui che “governa” con voti espressi su altri programmi, altre idee e valori. Saranno senz’altro imputabili al vuoto di memoria, che indebolisce il pensiero e i ricordi fino al 16 gennaio 2007, le motivazioni che spingono Pepe a chiedere lumi sulle vicende politiche del PdL e del sottosegretario Viespoli. Da profondo conoscitore della città e della politica sannita, Viespoli, per dare risposte a quelle che Pepe muove come accuse, non avrà bisogno sicuramente di avvocati d’ufficio o di fiducia. A differenza di altri che devono essere assistiti anche in conferenza stampa».«Il sindaco Pepe, ribaltonista, innocente e smemorato, alimenta la convinzione – conclude Boccalone – che quanto prima bisognerà eliminare le residue anomalie dovute agli errori che la politica sannita ha compiuto nel 2006».
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