Boccalone (TèL): a Palazzo Mosti da tempo c\’è un inquilino abusivo

È ulteriormente apprezzato poiché si pone come elemento utile a sottolineare che l’opposizione è stata esercitata in modo franco, leale e senza riserve alcune.
Avverto finanche l’imbarazzo per l’eccesso di esposizione mediatica che ha voluto “dedicarmi” nell’esporre la mia foto dal pulpito sindacale.
Se avessi saputo delle Sue intenzioni mi sarei fatto ritrarre senza indugio, offrendoLe l’opportunità di scegliere fra più immagini.
Sul piano strettamente politico, mi rendo conto, che ha avuto bisogno di rilanciare la sua azione e la sua immagine, perché perdere d’un colpo ben 5 consiglieri non è cosa da poco!
Ancor di più se questo ha significato perdere “definitivamente” la maggioranza consiliare, sicuramente sul piano formale.
Sentirsi solo un gestore di potere senza la legittimazione al governo della cosa pubblica, non è sensazione piacevole. La capisco!
Il Suo nervosismo si palesa in maniera incontenibile poiché la raccolta delle firme per la “mozione di sfiducia” è stata fatta alla luce del sole.
Alle ore 16:00 nella piazza della città a Lei più vicina, come si mostra ora!
Era lì presente mentre Le sfilavano davanti quei consiglieri comunali che rimarcavano la Sua impotenza politica, l’inizio del Suo declino.
Definire questo un golpe istituzionale è francamente fuori tempo, fuori luogo e offensivo per la Sua intelligenza.
Preannunciata mediaticamente, alla luce del sole e con il favore delle macchine fotografiche, l’azione politica è stata esemplare nel modo e nella forma.
Un aspetto, quest’ultimo, che merita apprezzamento, poiché non solo serve a sgombrare il campo da ogni ipotesi golpista, bensì costituisce valido supporto per chiarire posizioni da posizioni!
La chiarezza fa bene a tutti, come le azioni che fanno pulizie radicali (almeno su questo siamo d’accordo).
Anche per la politica arriva il momento della chiarezza e con essa la necessità della nitidezza delle posizioni!
Anche se la nostra coalizione dovesse continuare ad avere due opposizioni (da estrema sinistra e da destra estrema ed estranea), l’obiettivo di sottolineare che a Palazzo Mosti non c’è più la maggioranza è stato raggiunto.
Da qui a breve saranno resi noti, poi, tutti i particolari di ordine politico-amministrativo per cui il Sindaco farebbe bene a dimettersi per evitare di cadere nella facile tentazione di strumentalizzare ruoli e funzioni in campagna elettorale.
Un rimedio utile, quello delle dimissioni, per aprire un confronto a tutto campo sulle questioni degli appalti pubblici in corso (eccessiva applicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa), sulle questioni urbanistiche sottese, sulle assunzioni in Comune e nelle società partecipate, sulle consulenze affidate e quelle possibili, sugli incarichi professionali affidati e attribuibili, e non ultima, per ragioni di importanza, una esternalizzazione della gestione dei tributi carente sul piano programmatico e discutibile sul piano della impostazione. Per non parlare poi della composizione delle commissioni di gare d’appalto che vede la presidenza assegnata sistematicamente al dirigente di staff, assunto ex art. 90 Tuel, che non ha competenza né per titolo ne per funzione, ma solo per collocazione politica.
La mancata ratifica di ben tre variazioni di bilancio 2010, che hanno visto spese effettuate ed entrate non assestate, il mancato pagamento dei debiti fuori bilancio, per circa venti milioni di euro, oltre alla qualità di residui attivi che non assicura fondatezza e legittimità di previsione, completano il quadro d’insieme che sancisce: la mancanza dell’elemento ineludibile che garantisce la legittimità dell’azione politica-amministrativa: “equilibrio di bilancio”.
Per questi aspetti non mancherò di farne conoscere tutti i particolari che sanciscono, normativamente, l’incapacità e l’inettitudine al governo della città.
Intanto, si può però tranquillamente rimarcare che a palazzo Mosti c’è da tempo un inquilino abusivo: il sindaco Pepe che esercita potere senza la legittimità politica per governare.
Il consigliere comunale Nicola Boccalone Gruppo Territorio è libertà

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