Bucchi: “La squadra è allestita per vincere. Siamo sulla strada giusta.” VIDEO

Il tecnico Bucchi  torna in sala stampa, dopo il silenzio imposto dalla società ai suoi tesserati, per presentarci il big match di domani sera contro il Palermo.  I siciliani, guidati dall’ex calciatore Roberto Stellone, comandano la classifica del campionato cadetto con cinque punti di vantaggio sui giallorossi. Una partita molto impegnativa quella al “Renzo Barbera” in un momento particolare per gli uomini di Bucchi, con la presenza di tanti ex calciatori del Benevento come Brignoli e Puscas.

Sentiamo, dunque, le parole del mister in conferenza stampa:

APPROCCIO ALLA GARA: la vittoria ti dà la possibilità di approcciare al lavoro con entusiasmo. Abbiamo semplicemente vinto contro un’ottima squadra qual è il Perugia, ma da domenica mattina stiamo pensando al Palermo. Abbiamo voglia e determinazione. Gli infortuni ci perseguitano: Improta si è fatto male durante la partita, a caldo è riuscito ad andare avanti e a giocare, ma a freddo ha risentito dell’ infortunio, Insigne ha fatto un amichevole con l’under 17 e ha preso una tacchettata sul polpaccio,  Maggio ha avuto una distorsione ma abbiamo ancora un giorno per fare la valutazione.

ESULTANZA DOPO LA PARTITA: La settimana scorsa è stata brutta dal momento che venivamo da un filotto negativo. Durante la gara l’allenatore vive tante situazioni, sabato ho fatto un esultanza liberatoria perchè vivo molto le partite, altrimenti non farei l’allenatore. Nelle ultime gare abbiamo capito come si gioca, in questo campionato non ci sono squadre che dominano, dobbiamo essere più pratici, più compatti, non sempre è possibile fare quello che l’allenatore vuole, se non hai ricambi devi adottare tattiche diverse. Questo percorso è servito a conoscerci meglio perché questo è un campionato molto più equilibrato della serie A e dopo una retrocessione non è facile riallinearsi. Noi siamo allestiti per vincere ma dobbiamo meritarlo, siamo sulla strada giusta.
FORMAZIONE: la polivalenza di molti giocatori ci permette varie soluzioni. Dobbiamo continuare ad avere compattezza e anche a soffrire. Col Perugia abbiamo sofferto insieme e questo aspetto della squadra mi è piaciuto molto, negli spogliatoi i ragazzi hanno festeggiato molto. Una vittoria non sistema tutto ma serve al gruppo. È proprio nelle difficoltà che un allenatore conosce meglio la propria squadra.

AVVERSARI: abbiamo dimostrato che la nostra qualità migliore è quella di aver fatto sempre gol, in mille modi diversi e questa è la nostra peculiarità. Dobbiamo dare più equilibrio alla fase difensiva, equilibrio che non è stato ancora trovato visti i troppi gol subiti. È il lavoro di tutti i reparti, non solo della difesa, che ci dà equilibrio e compattezza. Il Palermo è una squadra forte, con forti individualità. Hanno cambiato tanti moduli e bisogna saper contenere le qualità di squadra senza snaturarci soprattutto facendo attenzione a Nestorovski che è molto forte.

LE CRITICHE:  Nel mio percorso di allenatore ho avuto negli ultimi anni tre anni tre tipologie diverse di squadre, di ambienti. Quello che abbiamo visto quest’estate è stato straordinario quindi le critiche sono giuste, fa parte del nostro mestiere. La mia squadra è forte anche quando perde perché so come si allenano altrimenti non li difenderei ma li affronterei, sicuramente non pubblicamente ma negli spogliatoi, ma vi posso assicurare che non è così. Noi abbiamo fatto fatica nel trattenere dei giocatori, nel cambiare staff tecnico, medico, prendere calciatori nuovi quindi ci vuole tempo per allestire la squadra e vedere il risultato. I fischi me li prendo e tra qualche partita sarei contento di ricevere applausi, le critiche fanno parte del calcio non mi sento sotto accusa esulto perché sento la squadra mia e sono contento.

INFORTUNATI DI LUNGO CORSO: Martedì abbiamo un partita importantissima di Coppa Italia e spero di recuperare giocatori senza esporli a rischi. Improta, Maggio, Letizia fanno sempre di tutto per esserci, anche acciaccati, e questo lo appresso molto. Per martedì spero di avere Costa, Improta, Del Pinto, Nocerino, Insigne ma non so chi di loro riusciamo a recuperare.

CODA: se è migliorato tanto è tutto merito suo sicuramente non mio. Massimo è un calciatore che merita fiducia incondizionata e io sono onesto nel dirgli che ha delle grandissime qualità, è un giocatore completo per cui io lo sprono a fare di più perché se vedo i suoi numeri non posso accontentarmi. Lui deve imparare a non deve accontentarsi e dare di più e in questo è cresciuto molto.

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