CALCIO. LEGA B IMPUGNA AL CONSIGLIO DI STATO LA DECISIONE DEL TAR 

L’Assemblea di Lega B si è riunita oggi  a Milano nella sede di via Rosellini alla presenza di 19 società. Al  centro del dibattito i provvedimenti da adottare dopo l’ordinanza  cautelare del Tar di ieri contro la quale la Lega B ha deciso  all’unanimità di ricorrere al Consiglio di Stato: “Tutti e 19 abbiamo  condiviso una linea unitaria, granitica e convinta che abbiamo portato avanti da agosto -ha spiegato il presidente Mauro Balata.

Abbiamo  deciso di impugnare l’ordinanza cautelare provvisoria emanata dal Tar  del Lazio che ha ribaltato alcune cose che lo stesso tribunale e il Consiglio di Stato avevano cristallizzato dopo due mesi di sentenze, come il diritto alla composizione del campionato e l’inizio del torneo
stesso a seguito delle delibere autorizzative della Figc”.

“Le aspiranti al ripescaggio -ha proseguito Balata – non hanno  guadagnato sul campo il diritto a partecipare al campionato di Serie B e non esiste nell’ordinamento il diritto che imponga il ripescaggio  nel nostro torneo”. ”Con l’impugnazione al Consiglio di Stato la  Lnpb vuole tutelare il proseguo del campionato, dopo che sono state  disputate otto giornate, la sua regolarità, ed è convinta che i giudici d’appello non assumeranno decisioni che portano a sospenderne  la continuazione fino all’esito finale dei contenziosi fissato dal Tar per marzo 2019. Non solo: le gare che hanno tenuto l’omologazione dalla Federazione stessa hanno avuto effetti non solo per le 19  società e per i loro tifosi ma anche per le tv, gli sponsor e per
tutte quelle realtà intimamente ed economicamente connesse al mondo  del calcio”.

Sulla scelta della Federcalcio di non ricorrere a sua  volta al Consiglio di Stato ma anzi di costituirsi contro la Lega B,  Balata ha detto: “Oggi scopriamo che la Figc non riconosce le stesse  delibere e ritiene di tutelare, a danno delle 19 società della Serie  B, altri soggetti ancora non identificabili attraverso i ripescaggi  -ha spiegato-. Siamo sconvolti del fatto che la Federazione non  intenda impugnare un’ordinanza che ha legittimato noi e che censura i
suoi stessi provvedimenti, ma anche condizionato i nostri. Vogliamo  tutelare le società di Serie B che hanno il diritto di giocare il loro campionato ed evitare che subiscano gravi e irreparabili pregiudizi con conseguenti ingenti danni”.

Dello stesso parere il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre, che ha aggiunto: “Altro che risarcimento per 4 o 5 club, sappiano che i danni veri li stanno subendo i 19 club della Serie B che si tuteleranno per ottenerne l’integrale risarcimento”.

“Abbiamo votato Gravina con lealtà e all’unanimità, perché ci aveva garantito la riforma del campionato con la B a 20 squadre già dalla prossima stagione, cosa che un organico oggi portato a 22 rende possibile”.
“Fermare momentaneamente il campionato? Ci presenteremo regolarmente in campo a meno che non ci siano indicazioni diverse da parte della Figc. Se vuole, la Federcalcio si prenda le sue responsabilità”, ha concluso il presidente del Brescia Massimo Cellino.

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