Calvi. Molinaro interviene sulla sospensione del consiglio comunale

“I comportamenti non democratici, giammai i cinque in Consiglio Comunale, in Giunta, in Conferenza dei capigruppo hanno apposto un voto contrario al progetto politico di maggioranza di cui facevano parte e non certo quali portatori di voti considerato che a Calvi i consensi plebiscitari sono del Leader, ma almeno quali portatori di valori, che, però con il gesto delle dimissioni a tradimento, li hanno disconosciuti mostrando ingratitudine e miserere umana e politica. Modalità che evocano i fraudolenti del nono cerchio infernale dantesco con nome di Giuda, Bruto e Cassio, e catapultano Calvi alla cronaca della peggior storia del genere umano e del Cristianesimo. Eppure sino all’ultimo giorno avevano avuto una condotta da consiglieri normali, eccetto la giudaica che da più di un anno aveva abbracciato il vicino nemico storico di Calvi per bramosia di potere e per pulsioni di colui che non sapendo quale luogo è il suo lavoro, come Penelope componeva e decomponeva nuovi lidi lavorativi. A me è successo di investire su tale materia umana pensando di forgiare consiglieri della cosa pubblica nonché del popolo e non già di se stessi, evidentemente non sono riuscito a trasferire il senso nobile della politica nonostante la didattica costante nel laboratorio politico eretto a Calvi e che il popolo beneventano comunque ha ammirato aldilà dei connotati partitici vista la storia del fare di cui Calvi dal 1994 è stato pionere. Marx asseriva che le scelte della politica sono segnate dal fattore economico, accettabili quando sono per la collettività ma non quando sono per gli individualismi. Basta, allora, scorrere gli atti di ufficio del Comune per riscontrare che i cinque in misura diversa, direttamente ed indirettamente, mettevano in essere tentativi di edificare residenze e in zona commerciale e senza i piani attuativi previsti dal PRG e anche con tecnici senza titolo specifico. Ma quando l’Esecutivo ha ripristinato la Commissione Edilizia, fine 2008, a tutela della istituzione Comune con esperti tecnici anche con curricula di CTU del foro di Benevento ecco dissociarsi con riunioni carbonare e provare a destabilizzare l’Ente con l’epilogo delle dimissioni a tradimento, cronaca di vergogna a cui tutti popolo, magistratura devono guardare per ridare fiducia a chi assevera la nobiltà della politica che poggia sull’ onestà intellettuale e sulla necessità di regole comuni da rispettare. E non finisce qua, puntano a far commissariare il Comune per più di un anno (almeno 150 mila euro di spesa) perché sanno che la loro somma algebrica cinque è corrispondente alla loro somma geometrica cinque di consenso, e pertanto essendo sonora sconfitta non è conveniente andare subito alle elezioni e marchingegnano di dimettersi dopo il 24 febbraio in modo tale che si voti nel 2010, ma se il pluri – sindaco Molinaro è il simbolo del paese del fare, certamente resterà tale anche nel 2010, e loro che sono il segno del tradimento saranno dimenticati e per sempre dalla saggezza della gente calvese a cui mi appello. Ciò non di meno mi corre l’obbligo di ringraziare la cittadinanza tutta per avermi dato l’onore e anche l’onere di essere il loro primo cittadino. Infine, sappiano che nelle more di ricevere la documentazione prefettizia, richiesta e ancora non avuta, si è pronti per il ricorso al decreto di sospensione del Consiglio Comunale.Dott. Giovanni Molinaro

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