CHIRURGIA PROTESICA CON TECNICA MININVASIVA

La chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio è stata sempre intesa come un qualcosa di invasivo e devastante per il paziente, con risultati molto spesso controversi, tanto è vero che, fino a qualche decennio fa, si faceva ricorso a queste tecniche solo in casi estremi ed in particolari fasce di età. Da alcuni anni, il concetto di chirurgia mininvasiva si va sempre più affermando tanto da contrapporsi ad un vecchio principio che citava “ grande taglio, grande chirurgo”. L’applicazione delle tecniche mininvasive (MIS) alla chirurgia protesica costituisce una tendenza non eludibile nel momento in cui la opportunità di conservare quanto più possibile le strutture anatomiche, ampiamente accettata concettualmente , si sta affermando anche nel riscontro clinico.La MIS , si traduce , infatti, in una migliore cosmesi,minore dolore post operatorio, ridotti tempi di ospedalizzazione e conseguentemente di costi, ma fondamentalmente migliora gli scorses chirurgici. In chirurgia protesica dell’anca , la necessità di applicare una tecnica chirurgica nuova all’impianto di modelli protesici tradizionali o comunque non dedicati, rende l’argomento ancora ricco di dibattito. Viceversa, in chirurgia protesica di ginocchio, il concetto di MIS si traduce unicamente in una riduzione delle incisioni sia superficiali che profonde, dove il risparmio dell’apparato estensore rappresenta il punto cardine di tutta la tecnica, elemento questo che condiziona la scomparsa del dolore anteriore al ginocchio nonché la ripresa funzionale totale dell’articolarità.Questa tecnica minivasiva è già in uso all’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento, ed è applicata con risultati soddisfacenti dall’equipe del Prof. Antonio Piscopo – Primario della Divisione di Ortopedia e Traumatologia.

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