Città Aperta: “Piazza Cardinal Pacca e la fortuna di una città”

Quale fortuna maggiore può avere un’amministrazione di avere chiaramente espressa la volontà dei cittadini di cui dovrebbe occuparsi?

Quale miglior sorte quella non di trovare un lauto lavoro a qualcuno ma una ricchezza per tutti? Quale maggior ciorta quella di sbagliare a scavare e contemporaneamente trovare una pepita d’oro?

Sempre più spesso, con la burocrazia e con la possibilità di fondi a progetto, sembra che quel che si realizza sia più deciso da malcelate opportunità che dalle necessità di tutti. Se fosse stato realizzato un sondaggio tra i beneventani sulle “cento cose da fare” penso che un terminal bus con info-point per turisti nella cosiddetta Piazza Santa Maria non sarebbe entrato nemmeno in classifica, per non parlare di un ingombrante lapidarium addossato all’Arco di Traiano.

E invece quella che appare quotidianamente una cittadinanza sonnacchiosa, direi narcotizzata, si è in buona parte risvegliata e non solo ha detto “no” ma ha reclamato un intervento di alto valore culturale, manifestando un orgoglio identitario sano.

Gli enti, i finanziamenti e le progettazioni non sono dei fini ma degli strumenti per compiere i veri obiettivi di una democrazia. Quindi si dismettano le polemiche, sterili e di stile condominale, per dar voce a delle vere priorità. La volontà dei beneventani faccia sì che gli amministratori si seggano ad un tavolo, ascoltino una buona volta le loro parole e poi trovino i modi e i mezzi per realizzare ciò che è buono e giusto realizzare. La volontà di tanti può spingere la Sovraintendenza ad esprimersi ufficialmente mentre gli altri – dal Comune al Ministero – a trovare tempi, metodi e soldi.

Ogni palata di terra che verrà fatta cadere sui reperti venuti alla luce sarà un fallimento, un’offesa a Benevento, una coltellata alla civiltà.

Un diritto, ma quasi ugualmente un dovere, è quello che richiama ogni cittadino e ogni associazione ad essere attivo nella comunità. Per questo sarò a piazza Cardinal Pacca alle 18.30 martedì 27 giugno assieme all’associazione Città Aperta, di cui sarò portavoce, augurandomi di incontrare altri cittadini che si oppongano al ri-seppellimento, desiderosi di tirar fuori la storia che è nascosta sotto polvere, catrame e disinteresse.

Yuri Di Gioia

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