Commissari Asl, nomine «congelate»

L’incidazione di Enrico Di Salvo sarebbe confermata anche se, secondo le indiscrezioni, fino all’ultimo vi sarebbe stato il tentativo della coordinatrice provinciale del Pdl, Nunzia De Girolamo e del consigliere regionale Luca Colasanto, di far risalire le quotazioni dell’ex procuratore di Avellino Mario Aristide Romano. Tra i sette nomi proposti da Caldoro alla giunta, comunque, per Benevento venica confermato quello di Di Salvo: 61 anni, docente di Chirurgia generale alla Federico II, per tre anni, dal 2003 al 2005, direttore scientifico del Pascale, direttore del Cirb (Centro di ricerche bioetiche) e tra le sue principali attività c’è il coordinamento di numerose missioni medico-umanitarie in Sud America e in Africa. Di Salvo è sposato e ha due figli ed ha origine sannite essendo nato e vissuto a Benevento. Il padre, infatti, era giudice del tribunale di Benevento e con la famiglia era solito trascorrere le vacanze a Vitulano. Poi la carriera lo ha portato a Napoli e anche all’estero. Il suo, quindi, sarebbe un ritorno alle origini. Il suo curriculum vitae dimostra la competenza nel settore sanitario e la sua militanza politica lo ha visto su banchi contrapposti all’ex assenssore alla sanità Santangelo. In sostanza Caldoro avrebbe puntato su di lui per le doti professionali e il suo equilibrio. Chi lo conosce afferma che è un uomo molto diplomatico, a cui non piacere procere per strappi, ma cerca sempre la mediazione per ottenere il consenso. Peranto Di Salvo sicuramente ascolterà le ragioni della comunità di Cerreto che intende continuare la protesta dopo la conferma della soppressione dell’ospedale. Ma come commissario dell’Asl del Sannio i margini di manovra sono abbastanza ristretti considerato che il piano regionale ha indicato degli obiettivi da raggiungere. Occorrerà verificare fino a che punto Di Salvo potrà venire incontro alle richieste dei cittadini di Cerreto e dei comuni limitrofi. Il sindaco Pasquale Santamaria ha già dichiarato a «Il mattino» che uno dei punti sui quali il comitato di protesta vuole discutere è il pronto soccorso. Ma nel Piano sanitario il pronto soccorso è previsto nell’ospedale di S. Agata dei Goti dove dovranno convergere tutti i reparti di Cerreto. Se la nomina verrà ratificata, Di Salvo prenderà servizio immediatamente per ricevere le consegne dall’attuale commissario Lacatena che è stato coadiuvato in questi mesi da due subcommissari.

IL MATTINO 3 Agosto 2010

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