Concorso AMTS: stop del PD ma c\’è un altro bando

 Ma, il fatto singolare è che, mentre ancora non è stato spento l’incendio delle polemiche sul concorso anzidetto, ecco che ieri mattina, sul sito di Studio Staff ne è comparso un altro per meccanici. Ancora una selezione a zero posti, per la quale bisognava essere in possesso della patente DK ed aver lavorato almeno per due anni in un’officina meccanica, con prove da tenersi ad ottobre. L’assessore Lepore ha fatto notare al presidente dell’Amts, Claudio Principe, l’inopportunità della cosa, fatto sta che nel pomeriggio il bando non compariva più sul sito di Studio Staff. Tornando al Pd, il vertice doveva servire per mettere a punto gli obiettivi da concretizzare in quest’ultimo scorcio di consiliatura; il sindaco avrebbe voluto fare cenno anche alla questione della donna in giunta; ed ancora, si sarebbe dovuto intavolare un confronto sul candidato sindaco e sulla coalizione, sopratutto sulla compatibilità delle liste civiche. Ma la riunione, durata all’incirca tre ore, si è rivelata monotematica, dedicata pressoché esclusivamente al caso Amts. Molteplici gli interventi e unidirezionali: il Pd non c’entra nulla con la vicenda e, viste le innumerevoli perplessità, non tanto quelle emerse dal fronte dell’opposizione, che possono essere pure strumentali, ma sopratutto quelle interne allo stesso centrosinistra ed al mondo sindacale, il Pd è orientato acché la selezione sia caducata, ossia non trovi sbocchi occupazionali. Era, come detto, a posti zero e tale dovrà restare, nella speranza che si possa scrivere la parola ”fine” in calce al clamore suscitato da una selezione che ha visto piazzarsi ai primi posti congiunti di dirigenti, amministratori e collaboratori. In pratica, si va nella direzione già emersa a fine luglio nel corso di un colloquio tra Del Basso e Pepe. Lo ha ricordato il consigliere regionale che, nel suo intervento, ha avviato, in sostanza, il de profundis per la selezione effettuata dall’Azienda Mobilità Trasporti Sannio. Tra le discrepanze evidenziate da Del Basso, oltre alla mancata compatibilità finanziaria evidenziata dall’assessore alle Finanze, anche carenze in fatto di pubblicizzazione della selezione: ad esempio il bando pubblicato a cura dello Studio Staff di Napoli non fa alcun riferimento all’ente committente, ossia gli interessati non hanno avuto la possibilità di venire a conoscenza che la selezione era effettuata per conto dell’Amts. Altro aspetto che induce a riflettere, un’identica selezione avvenuta al Comune di Napoli, che pare sia attenzionata dall’autorità giudiziaria, così come pure un concorso effettuato all’Iacp. Tutti gli interventi, come detto, si sono sintonizzati sulla medesima lunghezza d’onda, chi più, chi meno, ma tutti sono stati critici circa la selezione Amts, anche per opportunità di tipo politico. Il sindaco Fausto Pepe e l’assessore Cosimo Lepore hanno replicato che un’analisi più approfondita potrà essere fatta sulla relazione richiesta al direttore dell’Azienda Volpe. Tra le proposte, pur se non formulate nell’ambito di un ampio intervento, quella di Gino Abbate che non ha escluso l’eventualità di revocare il presidente Claudio Principe ed i consiglieri dell’Amts. Un attacco frontale al sindaco è venuto, invece, dai Del Vecchio: Nino ha chiesto conto a Pepe delle sue dichiarazioni, mentre il vice sindaco Raffaele ha posto l’accento sulla questione della moralità e legalità. Probabilmente, riferendosi al caso Zamparini, ma senza specificarlo, si è chiesto se quando si va a sedere in giunta i colleghi assessori sono tutti al di sopra di ogni sospetto. Il sindaco lo ha sollecitato a dire quale fosse il problema nello specifico. In definitiva, tornando all’Amts, bisognerà studiare il metodo ma, nel merito, secondo il Pd, assunzioni non dovrebbero essercene.

IL MATTINO del 3 Settembre 2010

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