Conferenza Organizzatavi Programmatica

Montesarchio domenica 29 in piazza Umberto presso la Biblioteca Comunale ospiterà 150 delegati in rappresentanza dei 10.000 iscritti alle ACLI Sannite per l’appuntamento della Conferenza Organizzativa Programmatica delle Acli Sannite, dal titolo Legami associativi. Azione volontaria, intesa come momento di verifica, importante, di metà mandato per fare una analisi storica dei due anni, ormai trascorsi, per guardare assieme al futuro con agli impegni associativi, ove ciascuno è chiamato a ri-pensare e ri-progettare la mission delle ACLI. L’ inizio dei lavori è fissato per le ore 9,15 con il saluto del Sindaco di Montersarchio Dott. Antonio Izzo, e termineranno in tarda mattinata, a conclusione della votazione dei 6 delegati alla conferenza Regionale prevista a Napoli il 1 dicembre, e 3 delegati per la Conferenza Nazionale prevista a Bari per il 7/8/9 dicembre c.a. Saranno presenti Dott. Antonio Izzo Sindaco di Montesarchio Dott. Carmine Valentino Assessore ProvincialeDott. Gianni De Masi Vice Sindaco S. Agata dei Goti Dott. Carmine TirinoConsigliere Comunale Moiano Sarà presente il segretario nazionale dei Giovani delle ACLI Gianluca ButanoVorrei affrontare, questo lavoro con uno spirito diverso, dichiara Sergio Tanga Presidente provinciale tenendo alta l’attenzione verso chi, poi, leggerà le LINEE PROGRAMMATICHE DELLA CONFERENZA e tenterà di dare vita a pratiche sociali, nei nuclei di base nei circoli e nelle associazioni. Così la nostra scelta va nel senso della sobrietà: non vogliamo descrivere nella sua totalità il mondo, ma vogliamo tracciare delle vie d’accesso che ne permettano la comprensione. Non vogliamo scrivere delle tesi che siano chiuse, che si permettano di trovare e dare risposte a tutto, che definiscano ed ingabbino ciò che ci sta attorno senza darci la possibilità di controbattere o di avere un’idea nostra. Ci siamo resi conto che cercare di porre degli steccati che definiscano e delimitino l’universo, alla fine non paga: basta un attimo, un’esplosione, una tragedia, un intervento del “caso”, o della provvidenza, nella storia. Legami associativi nella e per la Pace, Abbiamo gioito, dice Angela Meola segretario provinciale dei giovani delle ACLI e accolto con speranza il riconoscimento importante a Muhammad Yunus, il “banchiere dei poveri’, che è stato insignito del Premio Nobel per la pace 2006. Il riconoscimento a Yunus ed alla sua “Grameen Bank”, fondata nel 1976 in Bangladesh, mette in primo piano il problema della povertà nel mondo e delle iniziative per combatterla. Mentre gli organismi internazionali si attardano sui piani strategici, 9 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo di fame e di miseria e ad altri milioni di individui è precluso l’accesso alla conoscenza ed al lavoro. Yunus ha saputo aprire una strada innovativa e coraggiosa, quella del microcredito, ma soprattutto ha saputo dimostrare agli scettici ed agli indifferenti che essere poveri non significa essere incapaci e che a tutti può essere offerta una occasione. Da questa esperienza noi vogliamo proporre la nostra azione di pace con percorsi di formazione e di solidarietà per mettere le radici nella Pace, e ci prepareremo al V cammino per creare le condizione che Pietrelcina diventi la città riconciliazione e della PaceLegami nella fedeltà alla Chiesa. Parlando di ciò che è avvenuto di recente al IV Convegno Ecclesiale di Verona, conclusosi con il discorso del cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana la prima indicazione che le Acli colgono il bilancio «Ci sembra che da Verona emerga l’immagine di una Chiesa fortemente centrata sull’esperienza della fede e orientata verso l’essenziale – spiega il Vice presidente delle Acli Filiberto Parente – Questo ci pare il richiamo più forte che proviene dai nostri pastori, primo tra tutti il Papa: vivere ed annunciare la speranza che nasce dall’incontro con Cristo Risorto. E’ un invito a che il “primato di Dio”, come ha specificato il cardinale Ruini, sia più visibile e palpabile nella vita della Chiesa, nell’esistenza concreta e quotidiana delle persone e delle comunità».Le Acli sottolineano poi il riferimento costante, in tutti le riflessioni delle giornate di Verona, e in particolare nel discorso di chiusura del presidente della Cei, al tema della formazione come elemento critico eppure assolutamente decisivo per le comunità cristiane e le singole persone, in particolare i giovani. «Si tratta di una sfida senza dubbio difficile – afferma Tanga – ma è una responsabilità a cui nessuno di noi può sottrarsi, in particolare le Acli, che hanno proprio nella formazione il loro compito storico e la loro missione specifica».

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