Consiglio sull’emergenza idrica, istituzioni unite a difesa del territorio

“Questa sera chiediamo l’immediato ripristino della normale fornitura. Per il futuro dobbiamo lavorare per divenire autonomi. Non vogliamo chiedere l’elemosina a nessuno”. E’ questo, in sintesi, un passaggio chiave dell’intervento del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, nel corso della riunione di Consiglio comunale straordinario convocato questa sera per affrontare la problematica inerente l’emergenza idrica che ha investito la città di Benevento e numerosi centri della provincia negli ultimi giorni. “Ringrazio innanzitutto l’intera delegazione sannita per la massiccia presenza a questo Coniglio comunale straordinario convocato d’urgenza per affrontare una crisi idrica che purtroppo non ha precedenti – ha proseguito il sindaco Fausto Pepe -. Una situazione così seria che impone il contributo dell’intera rappresentanza politica del Sannio. Bisogna fare il punto su una situazione drammatica che ha investito circa 35.000 abitanti della città che stanno vivono una crisi idrica senza precedenti. Tuttavia quello che spaventa di più è la prospettiva futura. A tutt’oggi infatti non abbiamo saputo le motivazioni alla base di tale evento. Improvvisamente è venuta meno l’abituale portata dal Biferno. Inoltre quello che ha destato preoccupazione è stata la carenza di informazioni. Nessuno si è preoccupato di informarci su ciò che stava accadendo. Il nostro sistema idrico è sostanzialmente anomalo. Si basa per circa il 50 per cento su pozzi cittadini, mentre per l’altro 50 per cento si fa affidamento su acqua fornitaci dall’acquedotto del Biferno. Negli ultimi giorni si è avuto un abbassamento costante ed immotivato. Da 300 litri al secondo erogati normalmente dalle condotte del Biferno, infatti si è passati a circa 190 litri. A Benevento al momento ne giungono solamente circa 50. Il sistema idrico di tutta la zona alta è quindi collassato. Riusciamo a garantire 4 o 5 ore di erogazione, frutto dello stoccaggio e non dell’erogazione diretta e grazie solo alle operazioni di emergenza attivate. Nessuno ci aveva avvertiti di quanto stava per accadere. L’Amministrazione comunale ha immediatamente allertato la Regione Campania e la Regione Molise. Non abbiamo purtroppo ad oggi ricevuto risposta e stiamo gestendo la crisi con i soli mezzi che abbiamo a disposizione a Benevento. E’ per questo che ringrazio la Gesesa e la struttura comunale. In queste condizioni la città non potrà rimanere a lungo”. Il Presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone ha espresso solidarietà alla città di Benevento per quello che sta accadendo in queste ore. “Su 19 comuni campani che in queste ore subiscono la conseguenza della riduzione ben 14 sono della provincia di Benevento – ha poi spiegato Nardone -. In prospettiva futura posso annunciare che sono utilizzabili 20 milioni di metri cubi di acqua per uso potabile disponibili presso la Diga di Campolattaro. Il problema ora è creare i necessari collegamenti e realizzare un potabilizzatore. Esiste, poi, la necessità di uno sforzo congiunto per utilizzare le risorse che ad oggi non sono sfruttate”. Il senatore, Pasquale Viespoli, a sua volta ha affermato: “Richiederò un atto ispettivo per avere risposte su ciò che si è prodotto in questi giorni. Bisogna, inoltre, chiedere al ministero all’Ambiente di attivare un tavolo a cui partecipino la Regione Campania, la Regione Molise e tutte le istituzioni territoriali coinvolte, a partire dal Comune di Benevento. Occorre anche pensare ad una riorganizzazione complessiva del sistema della gestione delle acque in provincia di Benevento ponendo in primo piano la questione del consorzio Alto Calore, oltre che sbloccare l’iter dei fondi già assegnati dalla Regione Campania al Comune di Benevento per l’ammodernamento della rete idrica”. Il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Sandra Lonardo, ha annunciato che domani mattina attiverà il presidente della commissione consiliare regionale Ambiente, Michele Ragosta, affinchè si possa tenere un incontro già martedì prossimo venturo. Alla riunione sarà invitato anche il presidente del Consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa. “Quella venutasi a creare a Benevento è una situazione gravissima, l’acqua è un bene di tutti – ha spiegato il presidente Lonardo-. È necessario approntare una programmazione in modo da non incorrere in futuro in crisi analoghe. L’obiettivo è quello di rendere autosufficiente la città attraverso interconnessioni tra le risorse esistenti ed attivare degli studi per individuare nuove possibili fonti di approvvigionamento”.Il parlamentare, Costantino Boffa, a sua volta ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare urgente per conoscere quanto realmente accaduto e se vi siano eventuali responsabilità da accertare. “Come sappiamo – ha spiegato l’onorevole Boffa – metà della città di Benevento è servita dall’acquedotto interregionale Torano-Biferno localizzato nella Regione Molise. Siamo dunque di fronte ad un sistema interconnesso. Le condizioni di utilizzo condiviso delle risorse sono regolate da precisi accordi di programma in virtù dei quali nessuno può determinare unilateralmente una riduzione della portata idrica senza averlo precedentemente concordato. Dobbiamo, quindi, innanzitutto chiedere il rispetto di questi accordi”.Il consigliere regionale, Fernando Errico, ha spiegato che la Regione Campania ha già approntato degli interventi per aumentare la portata della fornitura idrica alla provincia di Benevento. Errico ha poi aggiunto: “Occorre, inoltre, convocare un incontro con i vertici della Regione Molise per definire dei nuovi accordi in materia di utilizzo delle risorse idriche, in mancanza dei quali non si dovranno chiudere accordi nemmeno con la Regione Puglia”.Il Consiglio è ancora in corso di svolgimento.

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