Corona

Così si è espresso in una nota Gabriele Corona per il coordinamento provinciale dello Slai Cobas.L’Ufficio di Vigilanza Edilizia, infatti, aveva relazionato in tal senso già il 16 giugno scorso, ma non fu ascoltato. L’Amministrazione consentì la prosecuzione dei lavori, prendendo in considerazione solo la tesi del costruttore e il parere del tutto parziale dell’avv. Andrea Abbamonte Ma i tecnici della Vigilanza Edilizia con due nuove relazioni inviate al Sindaco il 9 e il 16 agosto, spiegarono dettagliatamente che la richiesta del costruttore si riferiva alla ristrutturazione del vecchio palazzo che può essere autorizzata solo a parità di sagoma, mentre era stata consentita la costruzione di un nuovo edificio più alto del preesistente di due piani. Il Sindaco Fausto Pepe non si è fidato dei due tecnici comunali limitandosi ad annunciare ulteriori verifiche sulla conformità degli atti che non sono state mai effettuate mentre la ditta proseguiva i lavori in gran fretta anche di notte e nei giorni festivi. Il 15 settembre, nel corso di una apposita Conferenza Stampa, l’assessore all’Urbanistica e il Dirigente di quel Settore, interrogati sulla legittimità di quel Permesso di Costruire, dichiararono testualmente: “Quel permesso è regolare, altrimenti lo avremmo annullato” e da allora l’ufficio di Vigilanza Edilizia è stato sottoposto al fuoco incrociato del Comitato d’Affari Trasversale che intende liberarsi di quei tecnici che si permettono di fare il loro mestiere, cioè contrastare l’abusivismo edilizio.Ora il TAR ha accolto il ricorso del Comitato Zona Alta e le tesi dell’Ufficio di Vigilanza Edilizia e pertanto l’Amministrazione comunale, che ha ribadito la sua tesi in giudizio, ha perso ed è stata anche condannata alle spese. Adesso quei soldi li devono pagare, di tasca propria, il Sindaco, l’assessore a il Dirigente all’Urbanistica. Benevento, 8 novembre 2006 Per il coordinamento provincialeGabriele Corona

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