Covid: Gallera, ‘mandati in guerra come in Russia, con scarponi di cartone’

Milano, 5 mar. (Adnkronos) – “Sin da subito non siamo riusciti a distribuire sul territorio mascherine, camici, visiere perché non ce n’erano. Quei pochi che abbiamo vengono giustamente destinati agli ospedali. Questo ha fatto saltare protocolli e servizi che erano attivi e che avrebbero dovuto essere un presidio di sanità. Ci hanno fatto andare in guerra come gli italiani in Russia, con gli scarponi di cartone”. Usa questa metafora Giulio Gallera, l’ex assessore lombardo al Welfare, per spiegare i pochi mezzi con cui la Regione Lombardia ha affrontato le prime fasi dell’emergenza Covid.

La chat, del 25 marzo 2020, è inserita negli atti di chiusura indagine della procura di Bergamo che, per tre anni, ha indagato sulla diffusione del virus e sulla mancata zona rossa in Val Seriana. Gallera risulta tra gli indagati dell’inchiesta che vede protagonisti nomi di primo piano della politica come l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e il governatore lombardo Attilio Fontana.

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