Covid: virologo Silvestri, ‘avvio lento su monoclonali ma stiamo recuperando’

In Italia sugli anticorpi monoclonali contro Covid-19 “purtroppo c’è stata una partenza lenta, ma ora si sta recuperando il terreno perduto. ​Direi che dopo i ritardi iniziali le cose stanno andando piuttosto bene, e percepisco molto entusiasmo tra i medici italiani che li stanno usando”. Lo spiega all’Adnkronos Salute il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory Università di Atlanta, facendo il punto sull’avvio della somministrazione di questi farmaci hi-tech nel nostro Paese. Per il via libera dell’Aifa all’impiego dei monoclonali anti-Covid, arrivato a inizio febbraio con l’autorizzazione all’uso dei prodotti di Eli Lilly e Regeneron, lo scienziato italiano in forze negli Usa si è a lungo battuto. E ora traccia un bilancio positivo.

“Gli anticorpi adesso sono usati in varie Regioni e centri italiani, a partire da Lazio, Veneto, Toscana, Campania, Sicilia e nelle mie stesse Marche, dove la carica è guidata dai centri di Pesaro e Ancona”, sottolinea Silvestri, cresciuto a Senigallia. “Da Milano – aggiunge – l’amico Roberto Burioni”, virologo docente all’università Vita-Salute San Raffaele e “grande esperto di questi anticorpi, mi dice che, sulla base dei racconti che lui riceve dai suoi colleghi, questa nuova terapia sta andando molto bene. Io stesso sono in contatto con vari centri italiani coinvolti in questa sperimentazione, in particolare con l’Istituto Spallanzani” di Roma “con cui stiamo sviluppando dei progetti collaborativi per valutare l’effetto di questi anticorpi sulla risposta immunitaria naturale dell’ospite contro il virus”.

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