De Lorenzo interviene su un caso di malasanità. “Ritenuta non sana di mente, ma avevo un tumore”

In riscontro alle continue richieste pervenute in queste ore presso il mio studio – ha dichiarato il dott. Giuseppe De Lorenzo – al fine di ottenere più dettagliate informazioni su quanto alla paziente che ha presentato denuncia in Questura, ritenendosi vittima di un grave episodio di malasanità, si è verificato, onde non generare, involontariamente e non corrette interpretazioni sull’accaduto, ritengo doveroso esporre ciò che segue.

Anche se fedele al pieno rispetto della deontologia professionale, mi è impossibile, da cittadino e da medico ha proseguito De Lorenzo – non esternare il mio più vivo disappunto per quanto si è verificato.

L’interessata, pur avendo seguito, sin dalla comparsa dei primi sintomi, senza risparmiarsi, tutti i protocolli necessari, si è trovata, suo malgrado, vittima di un meccanismo infernale le cui tappe, senza gli indugi cui siamo usi, devono essere valutate con sollecitudine dalla magistratura inquirente, nonché dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, qualificatosi, sempre ed in ogni occasione, garante di una sanità rinnovata, sta portando, con la nomina di alcuni Direttori Generali, più incompetenti di quelli precedenti, allo sfascio totale dell’assistenza.

L’ultimo anello di una catena perversa, di cui la denunciante in oggetto è stata vittima indifesa, è stato quello verificatosi presso il Pronto Soccorso dell’A.O. “Rummo”, già teatro, in questi ultimi tempi, di episodi gravissimi, ove la stessa, dopo la consueta e lunga permanenza in barella, è stata invitata a rivolgersi al “medico dei pazzi”.

E, guarda caso, è stato proprio quest’ultimo a sospettare, così come una risonanza magnetica ha confermato, che la stessa fosse affetta da carcinoma già, purtroppo, con metastasi in atto.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

Il Governatore De Luca, così come ha fatto, giorni fa a Napoli, quale primo atto, confermate le tappe sofferte dalla paziente (consulti medici ripetuti, alcuni con onorari senza ricevute effettuati privatamente da medici dipendenti, episodio gravissimo e senza giustifiche del Pronto Soccorso) dovrebbe provvedere alla immediata rimozione del Direttore Sanitario del “Rummo” che, ancora oggi, a distanza di mesi, non ha provveduto ad intervenire con concretezza dopo la morte di Rocco Laudato, deceduto su di una barella, proprio nel Pronto Soccorso, nei giorni di Natale, lasciando, ancora oggi, medici ed infermieri, cui va tutta la mia convinta solidarietà, a lavorare in condizioni disumane.

Di qui, in ultimo, a ritenere non sano di mente chi, invece, è portatore, e da mesi, di un cancro già con metastasi.

 

Dr. Giuseppe De Lorenzo

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