Dichiarazione del consigliere comunale Nicola Boccalone

In quel periodo, il riferimento al direttore generale ha rappresentato il costante obiettivo, al quale la coalizione di centrosinistra si è rapportata per sostenere che l’eliminazione di tale figura avrebbe contribuito a “fare sistema” istituzionale. Tanto si rilevava nel programma elettorale, nel quale veniva espressamente previsto che per la promozione del ruolo del Comune occorreva «abolire la figura del city manager per utilizzare il risparmio economico ottenuto in azioni rivolte a promuovere la strategia della città» (cfr. in tal senso pagina 12 del programma elettorale del centrosinistra). Non c’è stata manifestazione pubblica in cui non sia stato dichiarato che il candidato sindaco Pepe avrebbe eliminato questa ingombrante figura, affermazione accompagnata da particolari di natura finanziaria che mi attribuivano emolumenti da 160 ai 180mila euro annui.In quel periodo, avvertii il bisogno di fare chiarezza e fui costretto a pubblicare a mezzo stampa – il 9 maggio 2006 – copia della nota contabile che veniva emessa in relazione alla prestazione professionale e che evidenziava un importo complessivo lordo di 120mila euro su base annua, anche per sottolineare che esso è poco più di quanto percepisce un qualsiasi dirigente e anche meno di quanto altre figure hanno percepito nello stesso periodo di riferimento. Differente era invece il carico di responsabilità riservato alla figura del city manager, oltre ai significativi e importanti obiettivi raggiunti che solo un cieco non può percepire. Ho reso pubblico il mio corrispettivo economico soprattutto per evidenziare che le affermazioni rese da esponenti politici del centrosinistra erano intrise di menzogna e per smascherare, così, chi maldestramente forniva dati non veritieri. La pratica della menzogna è continuata fino al termine delle elezioni, il candidato della coalizione è divenuto sindaco e non ha mai smesso di rievocare la figura del direttore generale, ogni qualvolta si parla di questioni finanziarie.Ho tollerato l’utilizzo del sistematico ricorso alla menzogna durante le vicende elettorali, ma il protrarsi di questo esercizio da parte di chi si vede assegnato dalla legge il ruolo di primo cittadino, mi porta a ritenere che era programmata non già l’eliminazione del ruolo ma della persona. D’altronde se il sindaco continua a fregiarsi di questo come uno dei suoi principali obiettivi, credo che ciò faccia chiarezza e giustizia del reale spessore politico del nostro primo cittadino. Visto che ne è soddisfatto, prendo atto che almeno un obiettivo lo ha raggiunto.Capisco che sottolineare che il sindaco Pepe si è finora caratterizzato per fare cose diverse da quelle che dice può non far piacere. Per evitare che ciò accada basta essere chiari e coerenti, anche se i fatti dimostrano che per lui non è facile (Zamparini e Passarelli docet). Si scusi con l’assessore De Lorenzo per aver definito “presunte indiscrezioni”, e cioè il “nulla assoluto”, quanto ha dichiarato agli organi di stampa in ordine alla opportunità di contrattualizzare 12 assistenti degli assessori, conosciuti come portaborse. Intanto, diffido il sindaco Pepe dal continuare nella pratica della menzogna con riserva di veder tutelata l’affermazione della verità nelle sedi giudiziarie competenti. Benevento 6 novembre 2006

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