Disoccupati il Sannio è all’11,5%

Se però si allarga la visuale all’intero territorio nazionale, arrivano le note dolenti: si scopre infatti che quell’11,5% è una percentuale di oltre tre punti superiore alla media nazionale, pari all’8,4%. I dati emergono dall’ultima rilevazione dell’Istat, e sono riferiti all’anno 2010. Esaminandoli più da vicino, viene fuori che il problema della disoccupazione coinvolge principalmente le donne: la percentuale in questo caso arriva al 13,2% (quella solo maschile scende invece al 10,5%), e il tasso di inattività, nella fascia d’età 15/64 anni, è del 60,5% (per gli uomini è invece il 35,9%). Capovolgendo il punto di vista, il tasso di attività complessivo nel Sannio è di appena il 45,7% (media nazionale 56,9%), un dato che si può imputare probabilmente anche all’elevata età media della popolazione e alla grande difficoltà di trovare il primo lavoro per i più giovani; e ovviamente anche in questo caso si ripropone l’enorme gap tra la popolazione maschile, ”attiva” al 57,2%, e quella femminile, che lo è solo al 34,2%. Importante (e preoccupante), per quest’ultimo indicatore, anche lo scarto rispetto alla media nazionale, che è del 46,1%. Quanto alla ripartizione della forza lavoro occupata tra i vari settori, nel Sannio come quasi dovunque primeggia ovviamente il settore terziario, con circa 59.000 occupati su un totale di 87.000, ma si conferma anche l’importanza relativa del settore primario: agricoltura, allevamento ed attività connesse danno lavoro a circa 9.000 persone, l’industria ad altre 19.000.

IL MATTINO

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