Mastella: chi ha indagato sui politici non può candidarsi

Antipatia che viene da lontano. Da quando De Magistris in qualità di Pm mise sotto inchiesta proprio l’ex ministro della Giustizia. «Chi ha indagato su politici – dice Mastella – non può poi candidarsi magari negli stessi luoghi in cui ha svolto le funzioni di pubblico ministero. Visto l’esito della sua inchiesata mi chiedo se non voglia chiedere scusa» la riflessione di Mastella. Non si fa attendere la risposta del dipietrista: «Da magistrato sono stato fermato perché portavo il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge da politici incriccati come Mastella. Lui ha fatto cose che nemmeno Silvio Berlusocni si è sognato: ha chiesto il trasferimento di chi indagava sul presidente del consiglio Romano Prodi e sul ministro della Giuistizia. Cioè il mio. Sono orgoglioso del mio passato di magistrato lui è una figura folcloristica». Mastella non ci sta e rilancia: «Un sacerdote è disposto a testimoniare che nell’ottobre 2007, tre mesi prima del caso giudiziario che provocò la fine del governo Prodi, l’allora procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere lo informò che nei miei confronti stava avvenendo qualcosa di grave, qualcosa per farmi fuori». Sono passati quattro anni ma mastella è ancora furioso, del resto quella vicenda ha segnato uno stop alla sua carrera politica importante. «In 32 anni di attività politica – prosegue Mastella – non ho mai avuto a che fare con i giudici. I problemi sono cominciati quando sono diventato ministro. Strana coincidenza». De Magistris torna ancora nel mirino. L’europarlamentare ha anche rivolto cinque domande a Luigi De Magistris, tra cui «da chi riceve i fondi per una propaganda elettorale milionaria» e «se non ritiene offensiva una campagna tanto dispendiosa in una città che non ha nemmeno gli occhi per piangere». Dire che fra i due c’è tensione non è certo una bugia. Nella campagna elettorale per concorrere alla fascia tricolore di primo cittadino di Napoli, dunque, cominciano a insinuarsi veleni antichi, che arrivano da un mondo che ormai non c’è più. Al di là delle polemiche ieri si è aperta nella sala Giorgio Nugnes del Palazzo della politica in via Verdi, la campagna elettorale della lista civica «Napoli è Tua per De Magistris sindaco», iniziativa promossa da diverse forze che sostengono dell’ex pm. Tra cui Sandro Fucito della Federazione della Sinistra, Marco Esposito dell’Idv, Elena Coccia dei Giuristi Democratici e Domenico Ragozzino dell’associazione universitaria Jolie Rouge. All’incontro hanno partecipato Pietro Rinaldi, dei centri sociali e dei comitati ambientalisti e Andrea Morniroli della cooperativa Dedalus, entrambi candidati al Comune con «Napoli è Tua». «È la prima volta che i centri sociali e le espressioni di lotta più radicale della città trovano un progetto di governo della città che gli dia spazio e voce anche nel programma», spiega Rinaldi, già militante di «Ska» e di «Officina 99», ora vicino ad Insurgencia. Con «Napoli è Tua» si schierano i comitati ambientalisti di Chiaiano. Dove oggi sarà ospite, a Cupa Spinelli a partire dalle 10,30 lo stesso De Magistris. Si prlerà di rifiuti e di discariche, il tema è questo. De magistris si è già dichiarato contrario agli inceneritori, la linea che la sinistra più radicale ha portato avanti in questo ultimo lustro. In verità ha prodotto per i napoletani incertezze e soprattutto nessuna soluzione efficace e concreta pe rlo smaltimento dei rifiuti. L’esponente dell’Idv oggi metterà sul tavolo i suoi programmi sull’argomento spinosissimo e di grande attualità. Perchè se c’è un conviato di pietra in questa kermesse elettorale è proprio la monnezza, i rifiuti. napoli ha a terra ancora oltre 1500 tonnella di spazzatura.

IL MATTINO

ARTICOLI CORRELATI