Si consenta, allora, ai cittadini – prosegue la nota – di ritornare nella cattedrale, ma impreziosita dai ritrovamenti archeologici armoniosamente ben in vista. Tre anni e mezzo di sacrifici di traffico e di polvere non saranno così passati invano e la traccia dei tesori scoperti non resterà soltanto in un libro polveroso o in qualche foto conservata negli archivi delle Soprintendenze. Questo appello – sottolinea la Segreteria del PD – scaturisce essenzialmente dal desiderio di render noto alla cittadinanza il patrimonio archeologico ritrovato. Soprattutto in considerazione che questi ultimi ritrovamenti potrebbero aumentare l’appeal della candidatura presso la Commissione UNESCO la Segreteria Cittadina del Partito Democratico, infine, ritiene opportuno riportare il dibattito in una seduta consiliare congiunta (Comune e Provincia) aperta alla cittadinanza e supportata da esperti del settore e dai rappresentanti della Curia e della Soprintendenza.
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