ELEZIONI: CHI DIMENTICA TELEFONINO E CHI MANGIA SCHEDA

Sono solo alcune delle innumerevoli istantanee di questa prima giornata alle urne in una domenica di sole che ha visto sfilare vip, politici, ma soprattutto la gente comune. TELEFONINI – Momenti di concitazione nel seggio di San Giovanni, a Ceppaloni (Benevento), durante il voto di Sandra Lonardo Mastella: il suo cellulare ha infatti squillato proprio in quel momento. Sul posto è intervenuta la Digos, che ha accertato però che si trattava di un telefonino privo di fotocamera, e quindi non vietato. La distrazione ha colpito anche un vigile urbano della capitale che stamani si è recato al seggio tra i primi per votare dimenticando il telefonino di servizio in tasca. Ma il suo era un videofonino e l’uomo è stato denunciato. Denunciato anche un giovane di Siracusa sul cui videofonino i carabinieri, il cui intervento era stato chiesto dal presidente del seggio, hanno trovato la foto della scheda appena votata. Interpretando in modo più restrittivo l’indicazione sul divieto di foto nei seggi, la presidente della sezione numero 2 della scuola elementare Angelo Roncalli, di Pistoia, ha invece vietato ai fotoreporter di immortalare il ministro Vannino Chiti nel momento di depositare le schede nell’urna. AGGRESSIONE- Brutta avventura in Sardegna per il sindaco di Portoscuso Adriano Puddu, candidato al Senato per il Partito Sardo d’Azione, aggredito da uno squilibrato davanti al seggio elettorale della frazione di Paringianu. L’aggressore è fuggito in biciclette, ora è ricercato dai carabinieri. PROTESTE- Forza Italia ha denunciato un rischio brogli a Roma dove alcuni elettori avrebbero segnalato che non è stata consegnata loro la scheda per il voto al Senato. In Calabria è stata invece la Sinistra l’Arcobaleno a denunciare il doppio voto che avrebbero espresso alcuni rappresntanti di lista, votando prima nel comune di residenza e poi nel seggio al quale erano assegnati. Ma c’é anche chi ha preferito mangiare la scheda elettorale pur di non votare nessuno, come Ciro D’Esposito, imprenditore residente a Sorrento. Mentre a Genova una decina di seguaci di Beppe Grillo hanno restituito le proprie tessere elettorali in prefettura. OSTACOLI- la mancanza dell’ascensore ha costretto uan ragazza disabile a votare in una cabina elettorale di fortuna, il bagno, in una scuola di Campobasso dove il seggio era stato alelstito al primo piano e non c’era l’ascensore. Da Roma e da Milano diversi elettori ahnno segnalto di non aver trovato il proprio nome negli elenchi dei seggi indicati sulla propria tessera elettorale e di aver perciò dovuto andare a cercare il nuovo seggio che era stato assegnato loro senza che però fossero avvertiti.

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