Fausto Pepe sfida Mastella ad un confronto

Iniziativa domenicale da figura ecclesiale, egli stesso si definisce “la provvidenza” e indica la via con una laconica frase copiata da Papa Giovanni XXIII “date una carezza ai bambini”.
Il Sindaco manca completamente di profilo istituzionale e di correttezza comunicativa, ricordando un film di Charlie Chaplin.
Un Primo Cittadino nel rivolgersi alla Città parla a nome di un’Istituzione e non una funzione politica. Ma le sue finalità oramai sono chiare. Con le più false promesse ha vinto le ultime amministrative ed adesso non è in grado di governare e non né ha nemmeno la volontà.
Intende ricreare un partitino locale che ricorda un po’ la Prima Repubblica ed un po’ gli anni dei governi i cui protagonisti erano vecchie cariatidi che nulla hanno prodotto in termini di progresso e sviluppo del nostro paese. In perfetta coerenza con questo suo sentimento di nostalgia adesso fa propaganda per il NO al referendum del 4 dicembre, senza entrare nel merito di una riforma che renderà l’Italia più moderna e più forte in Europa ma motivando questo suo voto solo con la contrapposizione personale.
Dopo le offese ferragostane del sue ex assessore nei confronti del Presidente Renzi oggi Mastella, dopo aver affermato di essere suo grande amico, lo accusa di non essere venuto a Benevento nel periodo dell’alluvione. Dimentica però di dire quanti esponenti di governo sono stati presenti in quei giorni, oltre che di fornire i dati finanziari delle azioni di aiuto che l’esecutivo ha messo in campo per il nostro territorio, tralasciando anche l’azione del governo regionale e degli eurodeputati del pd in quei difficili momenti. Si è poi dimenticato, tra una carezza ed un augurio di buon pranzo, di assumersi la responsabilità del caos creato sul bando di partecipazione ai finanziamenti messi a disposizione dei privati che avevano subito danni, sfavorendo la corretta diffusione del bando stesso.
Con lo stesso pressappochismo continua a parlare di debiti e dissesto: non fornisce documentazione, date o tantomeno dati. La stessa relazione dell’ufficio finanze approvata in Giunta dice cose completamente diverse. Forse non l’avrà letta. O forse non l’avrà capita. O forse ancora mente. Lui stesso ha approvato il bilancio consuntivo 2015 e il bilancio preventivo 2016 ed il pluriennale 2017/2018. Quegli atti dichiarano l’equilibrio di bilancio del Comune, oltre che contenere il parere favorevole dei revisori dei conti. Questi 101 milioni di debiti evocati non si comprende bene dove sia possibile leggerli. Ma forse nemmeno quei documenti avrà letto. Ad ogni modo, volesse fare uno sforzo di studio e approfondimento, andasse a leggere i passati bilanci che sono tutti depositati presso il Ministero degli Interni e la Corte dei Conti.
I soldi dei “terremotati” scomparsi sono poi un capitolo che affronteremo sicuramente in tribunale. Per quanto attiene tutte le altre questioni propongo a Mastella di abbandonare i soliloqui e raffrontarsi con me pubblicamente e chiedo alle emittenti locali di mettere a disposizione di un serio dibattito politico-amministrativo uno spazio di confronto per fornire ai beneventani un’informazione più equilibrata.

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