Fernando Petrucciano sul PUC

E’ un dubbio che si conferma perchè non abbiamo visto la sua firma alla base del documento e poi perchè abbiamo,dal suo intervento,colto pensieri e ascoltato parole estranee alla proposta di Puc licenziata dalla giunta Pepe. L’architetto nel suo discorrere si rallegrava per aver trovato qui a Benevento una città compatta,un’agricoltura che era stata capace di contenere una diffusione informe evitando così lo sconcio che invece caratterizzava diverse città sia del suo Portogallo che di altri Paesi devastati ,per quel motivo, da speculazione selvaggia. Ma allora l’architetto Portas non ha visto,o se le ha viste cose ne pensa ,le tante chiazze rosa, che nella legenda cartografica stanno ad indicare nuovi centri residenziali,distribuite un pò dovunque nel verde della campagna beneventana con una logica che sarebbe offensivo definire urbanistica e che raccontano cose diverse, assai diverse,da quelle da lui affermate a Villa dei Papi? L’architetto Portas ha parlato di spazi pubblici,luoghi da utilizzare per vivificare il tessuto urbano e ha parlato del Duomo e dei suoi ritrovamenti archeologici che anche l’Unesco vorrebbe rimanessero a vista e ha parlato di occasione da utilizzare rapportandola al suo discorso. Ma lo sa l’architetto che proprio difronte dovrebbe essere costruita una piazza coperta, spazio collettivo come da lui definito,e sopra l’area museale concetto al quale pure faceva riferimento? Lo sa che la giunta con la quale collabora aveva cercato con tutti i mezzi di vanificare questo progetto pensato,finanziato e concretizzato dalla passata amministrazione? Lo sa l’architetto Portas che l’altra area adiacente, Piazza Orsini, altro spazio collettivo, è completamente sparito dal disegno di Puc al quale collabora unitamente ai finanziamenti che erano stati per essa intercettati,sempre dalla passata amministrazione? Lo sa che quello spazio oggi nella cartografia è rimasto bianco e potrebbe,quindi, essere utilizzato per possibili nuove costruzioni? Architetto Portas,lei ha parlato pure della città dei due fiumi,condizione da considerare imprescindibile per una ragionamento urbanistico. Benissimo. Guai a non tenerne conto. Ha parlato,relativamente ad essi dei parchi fluviali e dei ritrovamenti archeologici che potrebbero rappresentare un problema ma che,se utilizzati bene costituirebbero,invece,una grande opportunità. E’ così vero quello che ha detto, e così condiviso,che la passata amministrazione si permise,ci scusi,di anticiparla con un progetto,quello del verde e di Cellarulo, anch’esso in parte già finanziato, e pretese per un’altra parte della città,che un privato, Zamparini, quale ulteriore risarcimento per lavori a farsi realizzasse e donasse a Benevento un parco fluviale ed un parco archeologico. La “sua” amministrazione,architetto, capovolgendo l’impostazione, ne ha fatto dono,invece, al privato, consentendogli su quel suolo di realizzare parcheggi impoverendo la città e soffocando la storia. Poi,architetto,lei ha parlato della logistica e di una funzione integrata da far assolvere a queste iniziative per evitare che quello spazio fosse solo luogo di incrocio di camion destinato a spegnersi con lo spegnersi dei motori.E per questo aveva pensato ad un collegamento con il Rione Ferrovia. Ancora una volta ci rendiamo conto che non le hanno detto che anche a questo,con motivazioni diverse,aveva provveduto la passata amministrazione che aveva pensato,disegnato e dato copertura finanziaria al progetto che doveva collegare appunto la città alla fondovalle Vitulanese e che ,attraversando Via dei Mercuri,si poneva per tutta la lunghezza a ridosso dell’area da lei citata. L’attuale amministrazione,quella vicina a lei, doveva quindi solo appaltare l’opera e avrebbe quindi,suo malgrado, realizzato il suo pensiero. Cosa che ha fatto , ma con la “qualità” amministrativa che si ritrova,sembra che anche questa opera si presti ad essere contestata perchè sembra sia segnata da incerto percorso amministrativo. Ma poi,architetto,quell’area,lo ripetiamo fino alla noia,non può avere quella destinazione d’uso perchè una legge dello Stato ha stabilito per essa la funzione aeroportuale.E allora,architetto Portas, dia davvero una mano alla città. Ci aiuti a cancellare questo Puc. Fernando PetruccianoConsigliere Comunale

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