Fondi Ue: De Luca;tutti rispettino le regole,saremo rigorosi

“Le regole che abbiamo stabilito saranno rigorose e varranno per tutti, per Napoli, Salerno, Avellino, Caserta e Benevento. Chi non sarà in grado di spendere queste risorse, le perderà perché noi tempo da perdere non ne abbiamo. Mi auguro che Salerno sia prima fila nella sfida per l’utilizzazione dei fondi europei e mi auguro che ci sia un’amministrazione in grado di spendere i fondi e aprire i cantieri senza perdere tempo in chiacchierare”. A dirlo, questa mattina, nella sede del Genio Civile di Salerno, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nell’ambito della presentazione degli interventi previsti dalla programmazione dei fondi europei e dal Patto per la Campania, per una “grande Regione, una grande Salerno”. “Credo – ha aggiunto – che saremo in grado di vincere questa sfida storica che non tornerà mai più. Abbiamo anche avviato una semplificazione burocratica che andrà avanti; anche gli investitori devono essere pronti e avanzare anche progetti da realizzare con capitali privati. Questo è un momento storico anche per l’imprenditoria della nostra provincia”. Il presidente, poi, si è soffermato anche su questione di viabilità nel territorio salernitano e ha detto: Dobbiamo far rispettare il termine di quattro mesi all’impresa che sta realizzando la Cilentana. Io tra qualche settimana andrò sul cantiere, non mi sono mica dimenticato”. Tornando sulla città di Salerno, De Luca ha aggiunto: “non c’è in Europa un attracco per navi da crociera bello come quello realizzato con la Stazione marittima di Zaha Hadid. Uno dei progetti che finanzieremo, sarà, ovviamente, il prolungamento del molo Manfredi per accogliere non solo tre navi contemporaneamente ma anche navi di classe superiore da 100mila tonnellate, da 5mila passeggeri. Stiamo costruendo un destino produttivo. Stiamo realizzando un qualcosa di unico in Italia. Tutta la trasformazione della città di Salerno sta avvenendo nell’ambito di un piano regolatore, cioè di un disegno urbanistico definito dieci anni fa. Non c’è nessun intervento casuale”.(ANSA).

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