GIORNATA MONDIALE PER COMBATTERE LA DESERTIFICAZIONE

Il Dr. Vincenzo Mataluni, Direttore Provinciale dell’ARPAC in occasione della celebrazione della giornata mondiale per combattere la desertificazione prevista per il prossimo 17 giugno ricorda che secondo una stima fatta dalle Nazioni Unite il 30% delle terre emerse è a rischio desertificazione: l’Italia insieme ai paesi nel Bacino del Mediterraneo è molto esposta a questo fenomeno. Le regioni più a rischio sono quelle dell’Italia meridionale, e tra queste la Campania, per una serie di ragioni, quali: cambiamenti climatici, dissesto idrologico, incendi boschivi.I primi segni della desertificazione sono già visibili anche nelle nostre zone, si pensi che nel comprensorio del Fortore sono emersi problemi di produttività e fertilità dei terreni legati al cattivo utilizzo delle acque irrigue.Le cause della desertificazione sono sia di origine ambientale (cambiamenti climatici; morfologia del territorio) sia di origine umana (abbandono di pratiche di coltura che contribuivano alla conservazione dei suoli a favore di tecniche di coltura basate sull’utilizzo di mezzi meccanici; incendi boschivi, sfruttamento intensivo dei pascoli).Per combattere tale fenomeno è indispensabile l’adozione nel quotidiano di pratiche sostenibili, e su più larga scala, l’attuazione di sistemi che consentano di monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici.L’ARPA Campania persegue tali obiettivi mediante la partecipazione, in qualità di capofila, al Progetto Europeo ATMOSnet finalizzato alla sperimentazione di un sistema di monitoraggio dei pollini in grado di prevedere fenomeni di tendenziale siccità e desertificazione nell’area del Mediterraneo Centro –Orientale. Nella città di Benevento, in Via N. Calandra è già stato installato uno degli otto “catturatori di pollini” da collocare nel Territorio della Regione Campania.

ARTICOLI CORRELATI