Giornata nazionale contro sfratti e pignoramenti

Il Prefetto ancora una volta non si è fatto trovare e abbiamo incontrato la Capo Gabinetto Maturi che non è stata capace di dare alcuna risposta alle nostre proposte. Nell’incontro avuto
dieci giorni fa avevamo avanzato alcune richieste al Prefetto attraverso la
Maturi e oggi a distanza di dieci giorni non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Non solo a Benevento non è possibile incontrare di persona il Prefetto, che è
assente ad ogni sollecitazione di qualsiasi vertenza sociale, ma è addirittura
diventato impossibile ricevere una risposta da chi viene profumatamente pagato
per rappresentare le istituzioni sul territorio. Abbiamo chiesto da diverso
tempo un tavolo con la Regione Campania  sull’emergenza lavorativa e uno molto
importante con Iacp e Comune sull’emergenza abitativa ma la Dottoressa  Maturi
ci ha risposto che codeste problematiche possono essere risolte autonomamente
dai singoli enti se ci fosse le volontà, senza la necessità di venire a parlare
in casa propria (addirittura solo oggi scopriamo che il Palazzo del Governo è
diventato la casa del Capo Gabinetto e del Prefetto!). L’incontro di oggi ci ha
mostrato non solo l’arroganza e la totale indifferenza delle istituzioni ma
nello stesso tempo l’incapacità a dare una risposta ai problemi sociali.
I fatti e la cronaca locale dimostrano che le istituzioni oggi hanno ragion
d’essere soltanto per reprimere e perseguire mentre risultano completamente
incapaci a fornire risposte e soluzioni a chi pacificamente pone dei problemi.
Non a caso proprio nella giornata di oggi si è consumato l’ennesimo triste
atto ai danni di una giovane coppia con neonato, rea di essere entrata in una
casa vuota del comune per viverla dato che l’unica alternativa è la strada.
Questo accadeva mentre si manifestava in tutta Italia contro gli sfratti e i
pignoramenti, questo accadeva mentre il Prefetto era totalmente incurante dei
problemi dei cittadini.
Anche il Comune, attraverso i Servizi Sociali, che solo ieri ribadivano la
totale disponibilità e apertura nei confronti dei problemi sociali oggi non
esitava attraverso la Polizia Municipale, diventata più intollerante delle
forze di Polizia, a recarsi in un’abitazione dello stesso Comune ad esercitare
lo sgombero ad una giovane madre di un neonato che aveva la colpa di essere
entrata in quella casa vuota per viverla.  Vogliamo sapere dove sarà sistemata
quella famiglia, come si interverrà nei confronti di chi vive in una condizione
di estremo disagio.
Alle famiglie che vivono queste condizioni di precarietà totale diciamo che
solo unendosi in maniera collettiva è possbile perseguire un obbiettivo che è
quello di un’abitazione, continuare ad agire individualmente non risolve alcun
tipo di problema.
Dopo l’ingloriosa giornata di oggi, ingloriosa per le istituzioni che ancora
una volta mostrano la loro incapacità a dare soluzioni in tempo di crisi
strutturale, non resteremo in silenzio e non continueremo a tollerare e subire
questo alto livello di indifferenza e arroganza. Fino ad ora sono state
costruite case su case per speculare e ottenere facili profitti per pochi, case
che paradossalmente sono vuote e abbandonate, da oggi mai nessuna casa resterà
vuota perchè ci riprenderemo ciò che ci è stato tolto, ciò che è nostro.

Movimento di Lotta per la Casa

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